24/07/2015

ORTI URBANI E ORTI PER ANZIANI, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Prima dell’approvazione delle due delibere sono intervenuti in Aula diversi consiglieri

“Quella di due Regolamenti e percorsi differenti tra orti urbani e per anziani è stata ritenuta la strada più indicata in questa fase. Se l’esperienza degli orti urbani avrà successo, nulla vieta di aumentare le aree o di prevedere l’apertura di quelle per anziani anche ad altre categorie di persone”.

Lo ha detto l’assessora al Welfare e Sanità del Comune di Modena Giuliana Urbelli chiudendo il dibattito sugli orti urbani e per anziani che si è svolto nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 23 luglio. La delibera che istituisce gli orti urbani e ne stabilisce il Regolamento è stata approvata all’unanimità, quella che modifica il Regolamento degli orti per anziani ha ottenuto il voto favorevole di tutti i gruppi presenti e l’astensione del consigliere del Pd Fabio Poggi. Nella stessa seduta è stato respinto un ordine del giorno presentato dal M5s che chiedeva di eliminare in entrambi i Regolamenti i limiti di età e di effettuare un monitoraggio periodico del terreno con carotaggi (a favore M5s, contro Pd, astenuti Per me Modena, Sel e FI).

Per il Pd, Tommaso Fasano ha evidenziato l’importanza di “difendere le esperienze degli orti per anziani e di allargarle ad altre fasce di età con l’istituzione degli orti urbani. Accanto all’area degli orti urbani già individuata – ha aggiunto – con la definizione del Psc è possibile prevederne altre”. Il consigliere ha poi annunciato il voto contrario del gruppo alla mozione proposta dal M5s evidenziando, tra l’altro, come i carotaggi vengano effettuati prima di destinare un terreno a orto. Grazia Baracchi si è detta favorevole, “con il tempo, all’integrazione tra le esperienze degli orti urbani e orti per anziani” e ha ricordato che “in realtà a Modena si sta già sperimentando anche l’esperienza degli orti condivisi. Penso sia giusto dare il tempo di sperimentare – ha affermato – andando verso l’integrazione un poco per volta”. Simona Arletti ha espresso “grande felicità” per l’istituzione degli orti urbani. “L’esperienza degli orti per anziani – ha detto – ha come obiettivo la promozione dell’invecchiamento attivo, mentre la finalità degli orti urbani introduce il concetto di agricoltura urbana, che vuol dire promuovere la coltivazione di cibo sano, mettere in rilevanza il verde urbano e coinvolgere nuovi soggetti sociali. Era opportuno tenere separate le due attività per poter sperimentare un percorso innovativo senza mettere in discussione un’esperienza che c’è da tanti anni”. Durante le dichiarazioni di voto sulla delibera relativa agli orti per anziani, Fabio Poggi ha annunciato l’astensione “per fatto personale, simbolico, istituzionale. Non ho nulla in contrario nel merito della delibera – ha affermato – ma mi spiace ci sia stata una fuga in avanti con la presentazione alla stampa dei documenti, nel corso di una conferenza, prima del passaggio in Consiglio comunale. Esprimo perplessità rispetto a questo modo di operare”.

Per il M5s, Marco Bortolotti ha spiegato la finalità dell’ordine del giorno presentato: “Ci sembrava che gli scambi sociali tra persone di diverse fasce di età rappresentassero un elemento aggiuntivo positivo”, ha affermato. “Sappiamo che i carotaggi vengono effettuati prima della destinazione di un terreno a orto, ma con la mozione abbiamo chiesto di effettuarli anche una volta avviate le attività, per aumentare il livello di sicurezza delle persone che coltivano gli orti”. In dichiarazione di voto, Elisabetta Scardozzi ha espresso favore per le delibere, evidenziando come gli orti permettano alle persone di riunirsi, condividendo esperienze di coltivazione e svolgendo attività aggregative. “Riteniamo necessario – ha affermato – estendere le superfici da destinare a questa finalità per preservare le varie aree verdi interstiziali tra gli edifici. Appare inoltre fondamentale riunire sotto lo stesso Regolamento tutti gli orti consentendo, tra l’altro, a tutti i cittadini di usufruire dello spazio orti di prossimità”.

Marco Chincarini di Per me Modena ha evidenziato che, in una prima fase, lui stesso era stato perplesso per la presenza di due Regolamenti differenti, “ma approfondendo ho capito che in questo modo si tutela un’esperienza, quella degli orti per anziani, che ha una lunga storia, e si consente di dare il via a una nuova sperimentazione ancora incerta. Anche questa – ha aggiunto – sarà un successo e in futuro ci potranno essere collaborazioni tra le due realtà”.

Andrea Galli di FI ha sottolineato che “non si capisce la necessità di due Regolamenti diversi; siamo comunque favorevoli alle attività degli orti urbani e per anziani – ha proseguito – quindi tralasciamo la questione e, piuttosto, cerchiamo di aumentare gli appezzamenti di terreno destinati a questo scopo. In poche realtà – ha concluso – si trova l’entusiasmo che riscuote l’attività negli orti per anziani”.

Marco Cugusi di Sel si è detto concorde per “l’idea di scambi intergenerazionali che sottende alla mozione del M5s, ma si può invitare il Comune a tener separate le due gestioni in questa fase con l’obiettivo di giungere in futuro a una integrazione: mettere insieme l’esperienza nella gestione dei terreni degli anziani e l’energia e innovazione dei giovani consentirebbe alle due realtà di fare un salto di qualità”.

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