30/04/2016

SCUOLA DIGITALE / 3 – DAL CODING AL MAKING IN CLASSE

A Modena i bambini delle elementari sviluppano competenze linguistiche e artistiche imparando a programmare giochi e animazioni con Scratch

Il punto di partenza di “Scuola 2.0: Code it, make it!”, il progetto pilota avviato in sei scuole primarie di Modena, è che, se le App, così diffuse sui device di adulti e ragazzi, sono pensate per un uso preciso, intuitivo, la programmazione (coding) sviluppa invece il pensiero computazionale. In altre parole, insegna a trovare soluzioni creative ai problemi, un modo di affrontare le cose che può essere applicato a tutti gli aspetti della conoscenza e a tutte le materie. Creare un video gioco o un’animazione al computer implica pensare e scrivere una storia, disegnare ambienti, strutturare un sistema di interazione con il giocatore, prendere decisioni a livello grafico, inserire musica e suoni, caratterizzare i personaggi. In tal senso, l’insegnamento delle tecnologie digitali ha un alto potenziale didattico.

Inoltre, i progetti interdisciplinari realizzati nell’ambito di “Scuola 2.0: Code it, make it!” in tredici classi di scuole primarie promuovono la collaborazione tra diversi ambiti didattici consentendo ai bambini di lavorare in gruppi in cui ciascuno mette in campo competenze diverse in base ad attitudini e abilità personali per favorire la collaborazione e una sorta di peer education, educazione tra pari, attraverso la condivisione delle strategie utilizzate per risolvere i problemi.

Nel corso dei tre anni in cui si sviluppa il progetto agli alunni saranno proposti una serie di progetti progressivamente più complessi in grado di condurli a sviluppare competenze e conoscenze nella programmazione informatica.

Il linguaggio di programmazione utilizzato è Scratch, sviluppato dal Mit, il Massachusetts Institute of Technology, per la didattica informatica. Scratch permette ai bambini di creare animazioni, giochi e programmi interattivi; inoltre consente di comandare e programmare semplici periferiche quali un microcontroller o un piccolo drone. Infatti, utilizzando microcontrollori, sensori e stampanti 3D, le tecnologie digitali permettono anche di creare progetti di microrobotica e artigianato digitale. A tal scopo, la sede e le attrezzature della nuova Palestra digitale di via Barchetta del Comune potranno essere utilizzate nella realizzazione dei progetti elaborati dalle scuole, mentre il Centro multieducativo Memo, produrrà una documentazione di tutto il percorso con filmati e interviste.

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