14/07/2016

AI GIARDINI D’ESTATE CRISTINA COMENCINI E GIUSEPPE CEDERNA

Sabato 16 luglio la regista e scrittrice presenta il suo “Essere vivi” alle 18.30. L’attore con Paola Farinetti si esibisce alle 21.30 in un reading musicale dedicato a Gianmaria Testa

Nuovi appuntamenti con protagonisti di primo piano della scena culturale nazionale e non solo ai Giardini Ducali di Modena sabato 16 luglio, pomeriggio e sera. Ospiti della rassegna Giardini d’Estate, curata da Studio’s nello spazio verde di corso Canalgrande, saranno Cristina Comencini, alle 18.30 nel palco degli incontri con l’autore, e Giuseppe Cederna e Paola Farinetti, alle 21.30 sul palco grande.

Comencini, scrittrice e regista, presenta il suo libro “Essere vivi” (Einaudi), dal quale leggerà brani l’attrice Valentina Carnelutti. Giuseppe Cederna è protagonista di “Dall’altra parte del mare”, reading musicale dedicato a Gianmaria Testa. Con l’attore, anche Paola Farinetti, moglie del cantautore scomparso il 30 marzo 2016.

Gli appuntamenti si svolgono nell’ambito dell’Estate modenese 2016 del Comune, con il sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Gruppo Hera.

“La vita di Caterina – si legge nella scheda di presentazione del libro di Cristina Comencini - è scandita in due tempi, ben separati tra loro. Nel primo c’è una bambina che insegue una fila di formiche. Un cane che guaisce oltre la porta, i rami di un melo, sei anni d'infanzia muta cancellati dal fuoco. Nel secondo ci sono un lavoro, un marito, due figli. C’è la donna che Caterina è diventata, dopo aver imparato faticosamente i passi e le parole. Tutto ciò che sta in mezzo è merito di una straordinaria madre adottiva, la donna vitale e insaziabile il cui corpo giace oggi in una stanza d'albergo, accanto a quello del suo uomo. Ed è proprio qui che Caterina si ritrova insieme a Daniele, il figlio di lui, per cercare di ricostruire il corso degli eventi. È in questo pugno di giorni che la sua vita per la prima volta le si rivela intera. Daniele ha un'allegria forsennata, un'energia che rompe il guscio delle cose, e Caterina una capacità strana, la facoltà visionaria d'indovinare gli sconosciuti. La morte dei loro genitori è l'unica cosa che hanno in comune, ma la libertà disperata di quei pochi giorni insieme insegnerà a entrambi un modo nuovo di stare al mondo”.

Il reading con Giuseppe Cederna e Paola Farinetti prende il titolo dal libro di Gianmaria Testa “Da questa parte del mare” (Giulio Einaudi editore, prefazione di Erri De Luca) che è arrivato in libreria postumo, il 19 aprile, a dieci anni esatti dall'uscita del disco omonimo ora pubblicato in vinile. È il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni – si legge nella presentazione - che hanno contribuito a dar vita alle canzoni, ed è un po', anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria e delle sue radici. Testa purtroppo non ha fatto in tempo a vedere il suo libro stampato, la malattia se l’è portato via prima. Eppure ci teneva moltissimo. Ha corretto le ultime bozze fino al “visto si stampi” del 27 febbraio. Diceva spesso che per fare un uomo bisognava avere piantato un albero, fatto un figlio e scritto un libro e sentiva forte la mancanza dell’ultima cosa, di quella scrittura letteraria stampata su carta e senza musica di sottofondo che lo avrebbe definito finalmente uomo. E a “Fuorivia”, produttrice del disco e del reading, è venuto naturale pensare a Giuseppe Cederna, attore e scrittore lui stesso, compagno di Gianmaria in tante avventure, per far vivere il libro insieme al pubblico, su un palcoscenico. Giuseppe legge e racconta il libro, trovando nessi e collegamenti; “chiama” le canzoni e la voce di Gianmaria risuona in tutta la sua profondità regalando la riscoperta dell’ascolto ad occhi chiusi, dell’ascolto senza la distrazione degli occhi.

“Da questa parte del mare” si propone, spiega la presentazione - come un viaggio struggente, per storie e canzoni, sulle migrazioni umane, ma anche sulle radici e sul senso dell’ “umano”. Un piccolo intensissimo libro più potente di mille chiacchiere.

Babasunde, che ha perso il suo nome. Rrock Jakaj, violinista di Scutari. E poi quella ragazza intirizzita che cammina verso la stazione. E Tinochika, che si è aggrappato con tutto se stesso allo sguardo di una donna.
Gianmaria Testa è ritornato – questa volta nelle vesti non di cantautore ma di scrittore – sul tema delle migrazioni contemporanee. E lo ha fatto senza retorica e con il solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini con una lingua poetica e tagliente, insieme burbera ed emozionata. A dieci anni dall’uscita del disco Da questa parte del mare, che ha ricevuto la Targa Tenco nel 2007 come migliore album dell’anno.

La partecipazione agli incontri è libera e gratuita. I libri presentati, e altri, saranno disponibili al bookshop gestito da libreria Ubik, partner dell’iniziativa.

I Giardini d’Estate, offrono occasioni di ristoro e cena a buffet, con bar Pernilla e Osteria Vigarani del Caffè concerto (prenotazioni tel. 059 222232).

Informazioni on line (www.comune.modena.it/estate2016 - www.visitmodena.it – pagina facebook Giardini d’Estate).

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