26/10/2017

GLS, SINDACO: “LAVORO E IMPRESA BASI DEL BENESSERE”

Muzzarelli replica al comitato: “Delibera approvata all’unanimità”. Insediamento in area già urbanizzata, aumenta l’occupazione e ci sono garanzie per il verde

“Lavoro e impresa non sono interessi privati e politici di corto respiro. Sono le basi del nostro benessere e della storia contemporanea di Modena”. Lo afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli replicando alle dichiarazioni del comitato Mobasta Cemento rispetto all’ampliamento dell’attività dell’azienda di trasporti Gls, con la realizzazione della nuova struttura in via Massarenti.

“La pretesa del comitato Mobasta Cemento di rappresentare tutti i cittadini modenesi – spiega Muzzarelli - è stupefacente e non a caso il Consiglio comunale, che i modenesi li rappresenta davvero, ha approvato la delibera all’unanimità. Probabilmente questi signori rappresentano quelli che i problemi della casa e del lavoro li hanno già risolti oppure pensano che possiamo vivere tutti di rendita, ma io credo che a Modena chi la pensa così fortunatamente sia una minoranza”.

Il trasferimento di Gls consente “un aumento di occupati – precisa il sindaco - di almeno un terzo rispetto agli attuali: il lavoro nel nostro territorio aumenta anche grazie ad aziende come questa che investono in qualità, innovazione tecnologica e modernità”.

Rispetto al verde Muzzarelli aggiunge: “Prima di sparare slogan sarebbe bene conoscere davvero la città. L’area dove si trasferisce Gls è un terreno in zona urbanizzata e non era classificato a verde. L’intervento, inoltre, prevede la realizzazione di una barriera verde a fronte tangenziale con una cessione importante di area piantumata, oltre a un’altra dotazione verde privata che complessivamente è di oltre 8 mila metri quadrati”.

Il sindaco, quindi, ricorda che Modena “ci sono oltre 9,7 milioni di metri quadrati di aree verdi e le stiamo aumentando. Anzi, abbiamo in programma di sviluppare la forestazione urbana a livelli senza precedenti, in modo da accrescere il valore ecologico di tutto il territorio. Speriamo, però, di non incrociare troppi rivoluzionari pronti a spiegarci che i boschi vanno bene sì, ma non davanti a casa loro”.

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