26/10/2017

MIGRANTI / 3 – IN VIA MILANO UNA SOLUZIONE TEMPORANEA

Decisione d’emergenza della Prefettura per accogliere 54 richiedenti asilo, già iniziati i trasferimenti graduali. Muzzarelli ha risposto all’interrogazione del Pd

L’edificio di via Milano, un ex asilo di proprietà della Diocesi, è stato utilizzato dalla Prefettura per ospitare 54 richiedenti asilo nel maggio scorso in un momento di emergenza e in mancanza di altre “soluzioni di pronta disposizione”. Lo ha precisato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in Consiglio comunale, in risposta all’interrogazione presentata dai consiglieri del Pd Federica Di Padova e Tommaso Fasano, sottolineando come prima la Prefettura abbia “accertato le condizioni di agibilità e igiene” dello stabile.

Il sindaco ha quindi ricordato che la soluzione adottata dalla Prefettura aveva carattere di temporaneità e prevedeva il “progressivo trasferimento degli ospiti in appartamenti, secondo il criterio dell’accoglienza diffusa adottato in questa provincia”. A causa delle difficoltà nel reperimento di alloggi “i trasferimenti sono stati graduali – ha aggiungo Muzzarelli - e il provvedimento prefettizio di deroga temporanea alla destinazione d’uso dell’edificio è stato prolungato al 31 dicembre”.

I consiglieri nell’interrogazione chiedevano anche di conoscere il coinvolgimento del Comune in questa decisione e quali misure “l’amministrazione sta portando avanti per garantire a queste persone una sistemazione dignitosa e consona ai principi di ospitalità e accoglienza a cui questa amministrazione si è sempre ispirata”.

Il sindaco ha spiegato che l’Amministrazione comunale non è stata immediatamente coinvolta nella gestione dell’arrivo dei richiedenti asilo, “ma da subito si è adoperata per verificare che tale presenza non minasse la coesione sociale del quartiere. L’interlocuzione con la Prefettura è stata intensa e ha contribuito a definire i tempi di permanenza in via Milano e a favorire i percorsi in uscita”. Il Comune, inoltre, allo scopo di continuare e consolidare modelli di accoglienza diffusa, si è adoperato con la Prefettura “per diffondere a livello provinciale la presenza dei profughi e richiedenti asilo”.

Nella risposta, il sindaco ha anche ricordato le diverse attività in corso per sostenere il processo di inclusione, mentre rispetto alla situazione nazionale ha osservato che in seguito alle nuove politiche nazionali, il fenomeno “degli sbarchi sulle coste del Paese è sensibilmente diminuito e ciò dovrebbe consentire un governo più efficace dei flussi sul territorio e un maggiore orientamento delle politiche dall’emergenza all’integrazione, benché rimangano aperte molte questioni su scala europea e internazionale riguardo all’aiuto ai Paesi d’origine delle migrazioni, alla lotta ai trafficanti e all’accoglienza”.

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