03/02/2017

CIRCOLI PRIVATI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Dopo la trasformazione in interpellanza, gli interventi di M5s e Pd e le repliche di Giuseppe Pellacani (FI) e Antonio Montanini (CambiaModena)

L’interrogazione sul circolo privato Tube presentata da Giuseppe Pellacani (Forza Italia) è stata trasformata in interpellanza e sul tema è intervenuto Luca Fantoni del M5s che ha sottolineato che “queste attività hanno ragione di esistere solo se rispettano le regole e noi, come Amministrazione, non siamo esentati dal fare controlli per evitare che questi circoli facciano invece attività di discoteca. L’unico modo per arginare questo fenomeno è fare controlli approfonditi”.

Vincenzo Walter Stella, del Pd, come presidente della polisportiva Villa d’Oro, ha ricostruito la situazione del circolo “Tube-Il Laureato”, evidenziando come le sanzioni comminate abbiano riguardato “il tesseramento fatto all’ingresso, sul quale ci sarà un responso che dirà se il metodo è o meno lecito, e l’impianto audio non corrispondente a quello denunciato. Il controllo è stato effettuato nella prima giornata della stagione – ha precisato il consigliere – e in seguito in tempi molto brevi la società ha presentato relazione del nuovo impianto che è risultata regolare”.

Nella replica, il consigliere Pellacani ha posto l’attenzione sul fatto che questi circoli “talvolta svolgono oltre ad attività aggregativa anche un’attività concorrenziale rispetto a società analoghe che non godono delle stesse agevolazioni”.

Nella replica alla sua interrogazione che riguardava anche i circoli Left, Off e Pomposiana, il consigliere Montanini, CambiaModena, si è detto soddisfatto della risposta ma ha precisato che “tutti i circoli hanno subito una serie di controlli da parte della Municipale e bene o male un po’ tutti hanno ricevuto sanzioni. O c’è confusione nell’interpretare le regole da applicare – ha aggiunto – o le regole non sono fatte in modo corretto. La maggior parte delle sanzioni comunque mi risultano legate a problemi di schiamazzi e di compatibilità tra residenti e attività lavorative: si tratta quindi di un problema endemico”. Infine, il consigliere ha chiesto come mai “solo due circoli hanno ottenuto contributi dal Comune? Perché non si è pensato di spalmarli in modo equo verso tutti quelli che svolgono attività di circolo?”.

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