06/05/2017

PROGETTO PERIFERIE \ 2 – UN CENTRO DIURNO PER DISABILI

Sarà realizzato in via Forghieri: 25 posti, con laboratori e spazi verdi all’aperto, per attività sociali, educative, assistenziali e ludico-ricreative

Saranno 25 i disabili che potranno frequentare il centro diurno previsto in via Forghieri in una struttura di 500 metri quadri a piano terra e la disponibilità di un’ampia area verde. L’accoglienza sarà giornaliera (dal lunedì al venerdì) e il centro, come spiegano i tecnici delle Politiche sociali che hanno progettato l’intervento, sarà polifunzionale e all’avanguardia, con “laboratori e interventi volti a  favorire il mantenimento e lo sviluppo di abilità nell'ambito cognitivo, dell'autonomia personale, sociale e affettiva. Nel nuovo centro diurno potranno essere realizzati progetti individualizzati che propongano  interventi socio-assistenziali-educativi e psico-relazionali, articolati e integrati tra di loro in maniera unitaria in un'ottica di promozione del benessere della persona”.

Per i servizi offerti sono previste aree per l’esercizio motorio, laboratori per le attività manuali, spazi per la socializzazione e attività ricreative, salette da destinare a lavori individuali o colloqui, locali destinati al riposo e al relax, sala da pranzo con cucina attrezzata, spazi con guardaroba (arredati con armadietti per gli utenti e gli operatori), ambulatorio infermieristico, locali attrezzati per igiene e cura della persona, giardino esterno riservato alla struttura.
Per rispondere ai bisogni sempre più emergenti delle persone con disabilità grave e di sostegno al lavoro di cura del nucleo familiare attraverso attività socio-educative, a Modena sono attivi sette centri diurni e nel 2016 i posti offerti sono stati 113.

Il nuovo centro diurno, in attuazione della normativa nazionale e regionale, perseguirà finalità sociali (volte al recupero e alla promozione sociale della persona, finalizzate anche al mantenimento della stessa nell'ambito della famiglia e nel contesto sociale di riferimento), educative (promuovendo il mantenimento e il recupero delle abilità residue, lo sviluppo di nuove competenze e il miglioramento dell’autonomia nella gestione di sé e dell’ambiente esterno), assistenziali (finalizzate a garantire prestazioni di base rivolte alla cura e tutela della persona e ad agevolare lo svolgimento della vita quotidiana nelle varie situazioni), ludico-ricreative (tese a garantire un ambiente sereno che offra occasioni diversificate di  sviluppo di interessi e svaghi).

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