21/11/2018

IN CONSIGLIO LA PROPOSTA DI BILANCIO E IL TEMA FONDERIE

Nella seduta di giovedì 22 novembre la presentazione del Preventivo per il 2019-2021. Ordini del giorno e interrogazioni sull’azienda della Madonnina

Saranno il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore al Bilancio Andrea Bosi a presentare giovedì 22 novembre la proposta del Bilancio di previsione 2019-2021 al Consiglio comunale di Modena. Il dibattito e il voto sulla manovra finanziaria sono previsti tra circa un mese, nel frattempo si svolgerà il percorso di approfondimento nelle commissioni consiliari.

Il Bilancio non sarà l’unico tema della seduta di giovedì che si apre alle 14.30 con una serie di interrogazioni per poi proseguire dalle 16, con l’appello, con una delibera relativa a una convenzione urbanistica per l’ampliamento di una serra di un’azienda agricola nella zona di Ponte Alto e poi con la presentazione della manovra finanziaria.

Le interrogazioni riferite alla situazione delle Fonderie cooperative, presentate da Pd e Lega Nord, verranno affrontate insieme agli ordini del giorno sullo stesso tema proposti da Movimento 5 Stelle e Lega Nord.

Le altre interrogazioni riguardano la situazione delle microaree nomadi (Lega Nord), la revisione dei sensi unici in centro storico (Movimento 5 Stelle), la possibile vendita di azioni delle Farmacia comunali (Art.1-Mdp / Per me Modena), la situazione dell’azienda Edis (Movimento 5 Stelle e Art.1-Mdp / Per me Modena).

Tra gli ordini del giorno anche tre mozioni sul tema sicurezza e immigrazione. Pd e Art.1-Mdp / Per me Modena, infatti, hanno presentato due documenti in cui si critica il cosiddetto decreto Salvini e si sostiene il modello Sprar per l’accoglienza. Un terzo ordine del giorno è stato presentato dal Pd per denunciare gli effetti negativi del decreto rispetto all’utilizzo dei beni confiscati alle mafie.

Altri ordini del giorno proposti sono relativi agli attraversamenti pedonali a rischio (Energie per l’Italia), alla salute mentale a Modena a 40 anni dalla legge Basaglia (Pd), al ruolo che può svolgere Modena nel 2020 quando Parma sarà capitale italiana della cultura (Pd).

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