21/12/2018

BILANCIO / 4 – GLI INTERVENTI DELLA MAGGIORANZA

“Atto conclusivo di un percorso che, nonostante i tagli dallo Stato, ha mantenuto i servizi sociali e fatto investimenti per il futuro della città”

Per il Partito Democratico Marco Forghieri (IP) ha detto che la presentazione del bilancio “è l’atto conclusivo di un lungo percorso di quattro anni in cui, di fronte al taglio delle entrate statali, l’amministrazione comunale si è sforzata di trovare nuove soluzioni per cercare di tenere insieme le diverse esigenze. Quest’anno poi ci sono incertezze ancora maggiori legate alla manovra economica nazionale, basata per poco meno del 60 per cento sull’indebitamento e per poco meno dell’8 per cento sull’aumento dell’imposizione. Il Comune invece consegna conti in ordine e un bilancio di cui andare orgogliosi, senza tagliare i servizi essenziali”, ha affermato sottolineando infine l’importanza di “tenere alto il tema del lavoro, perché ci vuole più lavoro ed è questa la migliore misura di welfare che possiamo sostenere”. Sul welfare Chiara Susanna Pacchioni ha ricordato le scelte operate per “attualizzare modelli esistenti, introdurre servizi educativi flessibili e ridurre le tariffe dei nidi, la fusione delle due aziende sanitarie, l’approvazione delle nuove Cra a fronte dell’invecchiamento della popolazione, ma anche gli investimenti per i giovani. Il welfare efficiente è un punto di forza di questa amministrazione e dovrà esserlo anche per la prossima”, ha concluso. E sulla proposta dell’opposizione di sostenere le famiglie in cui i genitori lavorano, ha messo in guardia dal “rischio di sprecare risorse, se non si definisce a chi, con quali risorse e in quali tempi dare i contributi”.

Tommaso Fasano, premettendo che “Modena 2018 va molto meglio di Modena 2014”, ha rimarcato alcuni aspetti come la “forte attenzione di questi anni ai servizi educativi con il prolungamento estivo e la riduzione della tariffa dei nidi e un grado di soddisfazione elevato delle famiglie”. Nell'incertezza di quanto accadrà agli enti locali con l'approvazione del bilancio statale, ha sollecitato il governo a considerare “la creazione di un fondo di 3 o 4 miliardi di euro da trasferire ai Comuni, insieme al riconoscimento di maggiore autonomia fiscale”. Per Simona Arletti, che ha anche sollecitato la sperimentazione di Citizien Science, “abbiamo messo in campo attuazioni che cambieranno l’aspetto e il futuro della nostra città, basti pensare a Sant'Agostino e all'ex Amcm, il comparto nord della città con Esselunga e i finanziamenti appena ottenuti per il comparto Fonderie”. Mentre sull’odg per l’acquisizione del Novi Park ha ricordato come lo stesso Consiglio avesse raccomandato in passato di non vendere il patrimonio di azioni Hera.

Concentrando il suo intervento sull'emendamento proposto da Modena bene comune sui nidi, Diego Lenzini ha affermato che “molto è già stato fatto sulla rimodulazione delle tariffe. I soldi che, in base alla proposta, dovrebbero essere destinati ai nidi sarebbero presi da altri settori, come le politiche giovanili o la cultura. Si può fare, ma è una scelta politica e va spiegata con chiarezza”. Su Modena parcheggi, il consigliere ha aggiunto che “non sappiamo ora cosa converrebbe fare e quindi impegnare l’amministrazione in questa direzione sarebbe irresponsabile”. Anche Antonio Carpentieri è intervenuto su Modena parcheggi affermando che, in base alla convenzione, “il contratto si può sciogliere solo per grave inadempimento di una delle parti. Ne consegue che per scioglierlo entrambe le parti devono essere d'accordo e non credo che Modena parcheggi abbia questa intenzione. Non è giusto – ha proseguito – impegnare l’amministrazione per arrivare dove non si può”. Il consigliere, inoltre, si è detto contro la vendita delle azioni di Hera “che vanno tenute perché il servizio deve rimanere in mano pubblica”. Concludendo gli interventi, Fabio Poggi ha osservato che nel dibattito “abbiamo parlato pochissimo di bilancio: ci siamo soffermati sugli aspetti particolari che ci interessavano ma di politiche di bilancio abbiamo parlato poco”. Il capogruppo Pd è poi entrato nel merito dell'emendamento per facilitare l'accesso alla casa per le giovani coppie, spiegando che “attraverso due azioni distinte proviamo ad azzerare l'effetto dello spread, finalmente stabilizzato ma che ha bruciato miliardi negli ultimi mesi, ma soprattutto ad agevolare l'accesso al mutuo”.

Per Art.1-Mdp-Per me Modena Marco Malferrari ha spiegato come “Modena, più di altre città con livelli di servizi più bassi, abbia risentito dei tagli a livello nazionale, per sopperire ai quali si è fatto appello a tutte le risorse possibili”. Sottolineando come la ricerca delle coperture non abbia tralasciato alcun settore, “inclusa per l’accoglienza ai migranti, nonostante i tentativi più o meno subdoli del Governo a cui ha fatto da argine la tradizionale coesione sociale”, ha riproposto come centrale il tema del lavoro: “Dobbiamo incoraggiare l’imprenditoria per stimolare l’occupazione mantenendo però alta l’attenzione su condizioni e forme contrattuali, anche alla luce di crescenti accertamenti di irregolarità, affinché la nostra città possa continuare a svolgere un ruolo di guida anche per altri enti locali. Quindi occorre mobilitare tutti i soggetti e le risorse disponibili, perché il necessario rilancio occupazionale non avvenga a scapito delle condizioni di lavoro”. Anche Paolo Trande ha sottolineato gli anni “di centralismo e di tagli severi agli enti locali”, per affermare che “l'Amministrazione ha fatto il lavoro migliore che poteva, non disponendo della Zecca, puntando sull'equità e sugli investimenti, anche per il sociale e la coesione”. Sull'ordine del giorno relativo al Novi Park, ha detto di considerarlo “la naturale conseguenza delle delibere sull'avviso urbanistico che segnano la necessità di avviare una riconversione ecologica. Secondo noi l’operazione sul Novi Park è sostenibile finanziariamente, utile e senza grandi profili di rischio. E sarebbe un investimento per i nostri figli, provando a costruire un nuovo modello di sostenibilità ambientale”.

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