19/03/2018

CAVE RUBBIANI, POZZI PRIVATI SOLO PER USO IRRIGUO

L’acqua non è destinata all’uso potabile. Il cittadino, la cui domanda di allacciamento all’acquedotto è decaduta, è stato contattato personalmente dai tecnici comunali

Come è già stato chiarito più volte, l’acqua dei pozzi privati in via Cave Rubbiani è destinata al solo uso irriguo e non a quello potabile. L’area è infatti servita dall’acquedotto pubblico che fornisce tutte le necessarie garanzie di potabilità.

Lo precisa nuovamente l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Giulio Guerzoni in seguito alle dichiarazioni del signor Paride Cintori e di Sabina Piccinini, consigliera della lista civica Nuova San Cesario, riportate dagli organi di informazione.

Se l’abitazione del signor Cintori non è ancora allacciata all’acquedotto, dopo la domanda presentata nel 2012, è perché lo stesso signor Cintori non ha mai consegnato i necessari documenti integrativi, in particolare lo schema di scarico delle acque che deve essere redatto da un professionista su richiesta del privato cittadino. I documenti sono stati richiesti da Hera, che peraltro aveva già dato parere favorevole all’allacciamento. In mancanza di risposta, la richiesta del signor Cintori, quindi, è automaticamente decaduta. Un tecnico del settore Ambiente del Comune di Modena ha comunque contattato il cittadino, recandosi alla sua abitazione, per capire quale fosse il problema con la pratica e accompagnarlo nella soluzione.

L’anomala concentrazione di ferro nell’acqua del pozzo, comunque non dannosa per la salute ma che dal punto di vista delle caratteristiche qualitative e organolettiche rende l’acqua non idonea al consumo potabile, è spiegabile con le caratteristiche della zona: il pozzo è infatti situato in un’area dove il modesto spessore delle ghiaie influisce sullo scorrimento dell’acqua, rallentandolo, e quindi anche sulla sua capacità di filtrare i minerali contenuti nel terreno profondo, tra i quali il ferro. In sostanza il fluire lento dell’acqua favorisce l’interscambio idrochimico tra falda e minerali che colora l’acqua di rosso.

Per quanto riguarda infine la rilevazione di ammonio alla profondità di 81 metri, questa è dovuta alla particolare conformazione del pozzo che è “plurifenestrato”. Nel pozzo ci sono cioè tre finestrature dalle quali entra l’acqua: una a 30 metri, una a 50 e una a 80. Da tutte sgocciola acqua, compresa quella di falda superficiale nella quale la concentrazione di ammoniaca è maggiore, che si rimescola all’interno del pozzo da dove viene pescata dalla pompa. Proprio a causa dello scambio tra le falde superficiali e quelle sotterranee il sistema dei pozzi plurifenestrati è oggi in disuso, ma i pozzi storici sono ancora scavati in questo modo.

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