05/04/2018

CANONI ERP, SÌ UNANIME DEL CONSIGLIO ALLA RIMODULAZIONE

L’Assemblea ha approvato anche due ordini del giorno di Art1-Mdp-Per me Modena e del Pd sulla rateizzazione dei maggiori importi arretrati

Si unanime del Consiglio comunale di Modena al Regolamento per la definizione di calcolo e applicazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp), che recepisce le nuove norme regionali, con decorrenza dall'1 ottobre 2017. La delibera, presentata in aula dall’assessora al Welfare Giuliana Urbelli, è stato approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di oggi, giovedì 5 aprile insieme a due ordini del giorno, di Art1-Mdp-Per me Modena e del Pd (quest'ultimo emendato su proposta del M5s), sulla rateizzazione dei maggiori importi arretrati.

Le nuove regole, come emerge dalle simulazioni presentate in Aula, porteranno a un aumento contenuto (3,4 per cento) del monte canone complessivo proveniente dai 2420 alloggi Erp cittadini con riduzioni del canone (-2,1 per cento) per le famiglie più fragili che si trovano nella fascia di protezione e aumenti per chi ha Isee più alta.

La ratio della norma regionale è considerare la casa popolare una risorsa preziosa da attribuire, mantenere e far ruotare in base a criteri oggettivi di equità con un obiettivo contestuale di aumento medio dei canoni per Acer che la Regione fissa fino al 20 per cento: a Modena questo aumento arriverà al 15,5 per cento, e solo per la fascia più alta, quella “di permanenza”, mentre per quella intermedia, chiamata “di accesso”, non raggiungerà il 5per cento.

Insieme alla delibera sono stati approvati anche due ordini del giorno presentati da Art.1-Mdp-Per me Modena e dal Pd che chiedono la rateizzazione dei maggiori importi arretrati per le famiglie nelle situazioni più critiche. Nel dettaglio, il documento del Pd, illustrato da Tommaso Fasano (approvato con il voto a favore di Pd, M5s, FI, CambiaModena e l'astensione di Art.1-Mdp-Per me Modena), invita la Giunta a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per perseguire la maggiore equità possibile nell'assegnazione delle abitazioni e nella determinazione del canone e a valutare, per quanto riguarda eventuali arretrati, “la fattibilità di una rateizzazione fino a 18 mesi per gli importi maggiori e le situazioni più critiche anche considerando la possibilità di un sostegno da parte del Comune nei limiti dei vincoli di bilancio”. Il documento è stato approvato dopo essere stato emendato su proposta del Movimento 5 stelle. Nell'emendamento si chiede che venga istituita una commissione per valutare l'impatto del Regolamento “tenendo in considerazione la proposta di maggiore progressività che era stata avanzata attraverso un emendamento alla delibera poi ritirato”.

Approvata all'unanimità, la mozione di Art1-Mdp-Per me Modena, apprezzando la rimodulazione del canone che “tiene conto del disagio della fascia sociale più povera”, chiede di valutare attentamente la questione degli arretrati per gli inquilini che vedrebbero un aumento del canone esaminando “la possibilità di non applicarlo o di sterilizzarne gli effetti o, se inevitabile per ragioni di legge, di rateizzarlo”.

Azioni sul documento