02/05/2018

ANIMALI / 1 - TESTUGGINE RARA SALVATA DALLA MUNICIPALE

L’animale, appartenente a una specie protetta, è stata trovata in via Cavo Argine

Martedì 1 maggio è stata festa anche per la piccola testuggine salvata dalla Polizia municipale di Modena. Nel pomeriggio, l’animaletto, una testuggine di colore grigio, ben mimetizzata con l’asfalto della strada, è stata notata in via Cavo Argine da una pattuglia della Municipale impegnata in un servizio di controllo in zona Albareto.  

La testuggine, immobile al centro della strada era altamente esposta al rischio di essere investita da qualche veicolo in transito; gli agenti, rapportandosi con la Sala operativa di via Galilei, hanno quindi deciso di raccoglierla e di portarla al centro fauna selvatica Il Pettirosso. Gli esperti del centro l’hanno riconosciuta come un esemplare di testuggine palustre denominata Emys orbicularis, una specie autoctona, rara e protetta, che ora è stata accolta in un luogo idoneo e sicuro. Trattandosi di una specie protetta, l’animale non può essere commercializzato e non è in alcun modo registrato, quindi resta da vedere come sia arrivata in via Cavo Argine.

Non è raro che la Polizia municipale abbia a che fare con vicende che riguardano il benessere degli animali, di cui si occupa in particolare il Nucleo di prossimità in sinergia con l’Ufficio Diritti degli animali del Comune.

Oltre ai casi di animali trovati, talvolta feriti, sulla strada o nelle adiacenze e soccorsi da agenti in servizio, la Municipale si occupa anche delle tante segnalazioni provenienti dai cittadini. Alcune di queste si traducono in sanzioni per violazioni al Regolamento Benessere Animali del Comune di Modena; altre, e sono casi più rari, anche in denunce penali per maltrattamenti animali, come nel caso che ha coinvolto due tartarughe Trachenys, una specie comune di acqua dolce, meno rare della loro lontana cugina Emys orbicularis, trovate in stato di abbandono in pochi centimetri di acqua torbida e salvate da

. Oltre alla denuncia penale, gli agenti hanno contestato alla proprietaria delle tartarughe, una signora italiana, anche l’infrazione al Regolamento comunale sul benessere degli animali, per quanto riguarda il mancato rispetto delle condizioni di detenzione di animali selvatici od esotici.

Le tartarughe sono state quindi confiscate e, anche il quel caso, affidate al Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso, dove sono state inserite in un luogo adatto: un terracquario con una parte emersa facilmente accessibile e dimensioni adeguate, la parte sommersa abbastanza profonda per consentire ai due animali di nuotare e lampade per garantire l’idoneo apporto di radiazioni Uvb.

Azioni sul documento