31/05/2018

COSTITUZIONE / 2 – MALETTI: “SOLIDARIETÀ A MATTARELLA”

La presidente del Consiglio comunale ha aperto in Aula la celebrazione per la Festa della Repubblica. Dedicato alla Costituzione l'intervento del professor Aloisio

Tutta la nostra solidarietà e sostegno al presidente Sergio Mattarella per le minacce di cui è stato oggetto”. Li ha espressi, sottolineata da un applauso dei presenti in aula, consiglieri e autorità, Francesca Maletti, presidente del Consiglio comunale di Modena, nel discorso con il quale ha aperto oggi, giovedì 31 maggio, la celebrazione dedicata alla Festa della Repubblica e ai 70 anni della Costituzione.

La nostra Repubblica e la nostra Costituzione – ha proseguito la presidente – sono nate alla fine di una guerra che aveva diviso l’Europa per difendere quel concetto di comunità, democrazia, libertà e pace che oggi più che mai non possiamo permetterci di ignorare. Oggi ci si pone la domanda se scegliere l’isolamento o la partecipazione a una comunità europea che non è esente da difetti ma che ci ha visti protagonisti fin dalla sua nascita: occorre che le istituzioni europee, nazionali e locali si impegnino a dare una risposta, a fornire ai cittadini i motivi più veri positivi e concreti per cui sentirci europei, impegnandosi affinché l’Italia abbia un ruolo determinante nelle scelte comuni ai Paesi dell’Unione. Non si diventa europei solo sotto la minaccia dello spread, ma ci si sente europei se ne percepiamo la grande opportunità, se ne riconosciamo il valore sociale e politico”.

La presidente Maletti ha aperto la cerimonia, davanti alle autorità civili, militari e religiose, al professor Salvatore Aloisio, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e ai ragazzi della scuola primaria Anna Frank che hanno partecipato al progetto “#cittadine al lavoro” ribadendo, all’inizio del suo intervento, che la festa del 2 giugno, ripristinata dal presidente Ciampi come festa nazionale nel 2001, è “una data unificante, sigillo di una comunità nazionale”. Sono passati solo 18 anni, ha detto Maletti, “e oggi, come non mai, di questa data così importante per il nostro Paese si rischia di smarrire il senso, il valore non solo simbolico ma concreto, vivo, necessario. Parlare di istituzione oggi è impopolare, ‘non arriva alla pancia degli elettori’ direbbero i consulenti di comunicazione. Per tanti, troppi italiani le istituzioni sono nemici da abbattere, ostacoli, i loro rappresentanti persone da disprezzare, da eliminare con una minaccia sui social. Le istituzioni sono invece la casa degli italiani, la Repubblica non è solamente un ordinamento giuridico è comunità - cosa di tutti - e quindi bene comune, da tutelare, far crescere, amare e celebrare. Le istituzioni siamo tutti noi nel momento in cui abbandoniamo il nostro orticello per avere uno sguardo ampio, diretto al bene comune, alla cosa pubblica”.

Il professor Aloisio ha dedicato interamente il suo intervento alla Costituzione ripercorrendone le origini e spiegando il contesto storico nel quale è stata scritta: “Le diverse forze presenti nell'assemblea costituente perseguirono un grande compromesso, ma questa non è una debolezza bensì una forza perché la Costituzione traccia un recinto di limiti insuperabili all'interno dei quali è possibile un grande pluralismo”. Spiegando il senso e il valore della Costituzione, Aloisio ha poi sottolineato che “la Costituzione la facciamo vivere tutti noi quando, a volte anche inconsapevolmente, facciamo vivere i suoi principi”.

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