31/05/2018

COSTITUZIONE / 3 – LA MAPPA DI “CITTADINE AL LAVORO”

Un percorso virtuale che descrive le condizioni del lavoro femminile nel dopoguerra con le testimonianze raccolte dai ragazzi. In aula gli alunni della primaria Frank

A chiudere la cerimonia, il Centro documentazione donna e l’Istituto storico, insieme agli alunni della classe 5ª A della scuola primaria Frank e alle loro maestre, hanno presentato “#cittadine al lavoro” una mappa di geolocalizzazione che permette di leggere il tempo, cioè le condizioni del lavoro femminile nell’immediato dopoguerra, attraverso lo spazio.

Come ha spiegato Natascia Corsini del Centro documentazione donna, la mappa, visibile sul sito www.segninellacitta.it, fa parte dei percorsi partecipativi e didattici del progetto “#cittadine. I segni nelle comunità e sulla città” promosso da Centro documentazione donna e Istituto storico con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e il patrocinio del Comune di Modena-Comitato permanente per le celebrazioni e la memoria. Un progetto triennale che, abbracciando i settantesimi (prime amministrazioni locali democratiche, nascita della Repubblica e della Carta Costituzionale, avvio dei lavori del Parlamento repubblicano), ha voluto indagare come le comunità locali si organizzarono per uscire dalla guerra e progettare il futuro democratico. L’obiettivo specifico del progetto è stato quello di andare ad approfondire i primi anni della Ricostruzione nella provincia modenese, attraverso la novità della presenza femminile nella sfera pubblica, sia economica che politica. In particolare la presentazione della mappa “#cittadine al lavoro” in Consiglio comunale rende visibili i risultati della ricerca di fonti orali e documentarie realizzata da studenti e studentesse nell’ambito dei laboratori ricerca-azione e dei percorsi di alternanza scuola-lavoro con alcune scuole di Modena in questo anno scolastico. Tra le scuole coinvolte: le primarie Giovanni XXIII, e Anna Frank, con Gabriele Cavalli e Sofia Nicolini che hanno letto in aula la storia delle loro bisnonne, la scuola secondaria Fiori di Casinalbo, i licei Muratori-San Carlo; Sigonio; Wiligelmo.

I luoghi geolocalizzati – circa 30 - interessano Modena e la sua provincia, a testimonianza di un movimento che negli anni successivi porta dalla periferia verso il capoluogo. Ma tra i luoghi mappati ci sono anche altre città italiane in considerazione delle ricerche negli archivi familiari effettuate dagli studenti. Prevalgono aziende agricole, negozi, maglifici e pelletterie ma anche luoghi inaspettati, perché considerati tipicamente maschili, come per esempio le Fonderie Riunite, Corni ed Emiliana.

La mappa è lo strumento con cui Centro documentazione donna e Istituto Storico proseguiranno a geolocalizzare i luoghi della città segnati dalla partecipazione delle donne alla vita politica e sociale.

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