18/10/2019

SETA, “RISPETTO PER I LAVORATORI, MERI ERRORI MATERIALI”

L’assessora Filippi ha risposto all’istanza del M5s illustrata dal consigliere Silingardi. “Un’unica ispezione relativa al 2016-2017 con sanzione ridotta e su poche posizioni”

“Seta rispetta gli obblighi di legge e contrattuali che disciplinano la prestazione lavorativa di tutti i dipendenti, ma nella gestione di circa 1070 lavoratori è possibile incorrere in errori meramente materiali, per i quali ha ricevuto una sanzione amministrativa di importo ridotto relativa a un numero esiguo di posizioni”.

Lo ha detto l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi, riportando le informazioni fornite dall’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 17 ottobre rispondendo all’interrogazione del M5s presentata da Giovanni Silingardi sulle violazioni della società Seta spa.

Ricordando i controlli effettuati dall’Ispettorato nazionale del lavoro sulle condizioni di lavoro e retributive applicate da Seta e dalla subaffidataria Sogea srl e le violazioni contestate circa l'orario di lavoro, il consigliere ha chiesto quali sanzioni amministrativo-pecuniarie sono state comminate, quali controlli vengono effettuati su Seta anche tramite l’Agenzia Amo, quali attività il Comune intende intraprendere “al fine di accertare le responsabilità amministrative che hanno causato le violazioni” e quali per assicurare che la società in futuro non violi più la normativa in materia di lavoro. Silingardi ha inoltre chiesto se è vero che “da alcune organizzazioni sindacali, sia stato firmato presso il bacino modenese di Seta un accordo che prevede l’abbandono delle controversie riguardanti i lavoratori in cambio della loro disponibilità a far fronte ad eventuali future situazioni di lavoro eccezionali e non prevedibili” e che “al fine di sanare situazioni di regresso riguardanti le lavoratrici del bacino di Modena, le loro necessità di allattamento e i congedi parentali, Seta avrebbe concesso dei minuti di recupero anziché gli indennizzi dovuti”.

Filippi ha precisato che, pur non essendo questo tipo di controlli di stretta competenza tecnica del Comune o di Amo, l’Amministrazione pone attenzione alla gestione dei rapporti di lavoro dei dipendenti dell’azienda. Ha quindi riportato che Seta è stata interessata da una sola ispezione dall’Ispettorato del lavoro, relativa all’orario di lavoro del personale viaggiante, nel periodo dall’1 gennaio 2016 al 30 settembre 2017 e che, allo stato attuale, non risultano pervenute nuove denunce o segnalazioni nei confronti della società. “L’entità delle sanzioni comminate a Seta – ha proseguito – è stata di circa 5 mila 200 euro e le irregolarità individuate sono state relative al superamento delle ore straordinarie ammesse per due persone su 403 dipendenti e il superamento della media settimanale delle 48 ore in alcuni periodi dell’anno per 11 persone. Rispetto al riposo settimanale, la violazione accertata è stata relativa all’erronea applicazione della norma, con il superamento dei 12 giorni lavorativi consecutivi. La violazione relativa al superamento del periodo continuativo di guida – ha aggiunto – ha riguardato il turno di lavoro domenicale/festivo programmato erroneamente sulla base di una prassi consolidata. Il turno è stato regolarizzato, a seguito della segnalazione di una organizzazione sindacale, già prima della visita ispettiva”.

Filippi ha inoltre riportato la precisazione di Seta: “Non corrisponde al vero l’affermazione che in un accordo aziendale si sancisca l’annullamento delle sanzioni disciplinari in cambio di lavoro straordinario”, ha affermato. “Nell’inverno 2017 e 2018 si è verificato un anomalo picco di assenze per malattia dei conducenti, raddoppiato a Modena rispetto agli anni precedenti. Per far fronte a questa emergenza Seta è stata costretta a effettuare modifiche ai turni di lavoro programmati e mentre la maggioranza dei lavoratori ha mostrato disponibilità e collaborazione in una situazione che ha messo a rischio la regolarità del servizio pubblico di trasporto, il rifiuto di alcuni ha dato luogo a provvedimenti disciplinari da cui è scaturita una vertenza anche giudiziaria. Con l’intento di trovare una soluzione – ha continuato – Seta ha sottoscritto un accordo aziendale con le organizzazioni sindacali che prevede la possibilità di chiudere le controversie con annullamento dei procedimenti disciplinari mediante conciliazioni individuali, che restano nella discrezionalità dei singoli lavoratori, e, al verificarsi di future situazioni eccezionali, un tavolo congiunto di valutazione dell’emergenza e delle soluzioni da mettere in campo”.

L’assessora ha infine riportato che Seta ha sempre garantito a tutti i lavoratori che ne avevano diritto di beneficiare dei permessi per l’allattamento e che a seguito della richiesta di verifica della situazione di una lavoratrice è stato riscontrato un mero errore materiale nel suo e in altri casi (20 in cinque anni) con la mancata fruizione del permesso di domenica. È quindi seguito il caricamento in banca ore delle ore non fruite dandone comunicazione ai lavoratori. “Con le organizzazioni sindacali – ha aggiunto – è stato sottoscritto un verbale di accordo al fine di definire per il futuro un’organizzazione del lavoro che consenta di annullare il rischio di non fruizione nella domenica, escludendo i lavoratori in allattamento dalla prestazione domenicale”.

Nella replica, il consigliere Giovanni Silingardi ha ringraziato per la risposta e si è detto “stupito” della mancanza di dibattito “su un tema come i diritti dei lavoratori. In questa sede – ha aggiunto – per il ruolo che ha l’Amministrazione, invito all’attenzione massima rispetto alla gestione del servizio sia dal punto di vista tecnico che della gestione dei lavoratori. Se anche vi è stata una sola violazione, per quanto mi riguarda, nel 2019 è una cosa inaccettabile, ancor di più per un datore di lavoro che esercita un servizio pubblico. Invito – ha concluso – a monitorare la gestione dei rapporti di lavoro in Seta e in tutte le società controllate dall’Amministrazione”.

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