04/11/2019

“MODENA ORGAN FESTIVAL”, CONCERTO A BAGGIOVARA

Martedì 5 novembre, alle 21, nella chiesa del Monastero della Visitazione, musica barocca con Matteo Imbruno, organista titolare della Oude Kerk di Amsterdam

Musica barocca martedì 5 novembre, nella chiesa del Monastero della Visitazione a Baggiovara, per il nuovo appuntamento con il “Modena organ festival”. All’organo settecentesco siederà Matteo Imbruno, organista di fama internazionale, titolare della Oude Kerk di Amsterdam. Il concerto inizia alle 21 e, come tutti quelli della rassegna, è a ingresso gratuito.

Il maestro Imbruno eseguirà musiche di Johann Sebastian Bach, Giovanbattista Pergolesi, Domenico Zipoli, Alessandro Marcello, Georg Böhm, immergendo i presenti nelle atmosfere del Settecento.

Giunta alla 17ª edizione, il “Modena organ festival”, la rassegna di musica per organo, che coinvolge anche i Comuni di Sassuolo e Bomporto, proseguirà fino a dicembre con 14 appuntamenti nelle chiese modenesi ma anche nel Palazzo comunale e in luoghi insoliti come un capannone industriale.

La manifestazione, inserita nel programma di “ArmoniosaMente”, è organizzata dall’associazione “Amici dell’organo J. S. Bach” per la direzione artistica di Stefano Pellini, con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio Modena, Regione Emilia Romagna, Lapam confartigianato e Bper; e il patrocinio dei Comuni di Modena e Sassuolo.

Matteo Imbruno, di origini pugliesi, ha iniziato gli studi al Conservatorio di Foggia per proseguirli a Bologna. Nel 1989 si è trasferito nei Paesi Bassi, dove ha terminato gli studi e risiede tuttora. Dal 1997 è titolare del grande organo della Oude Kerk di Amsterdam. Ha suonato nei più prestigiosi festival e centri musicali in tutto il mondo; è docente di numerose istituzioni musicali e viene chiamato nelle giurie dei grandi concorsi internazionali. Ha registrato cd suonando diversi organi storici e per la radio della Bbc. È presidente della fondazione “Muziek in de Oude Kerk” e direttore artistico del concorso internazionale organistico “Jan Pieterszoon Sweelinck”.

Azioni sul documento