18/12/2019

IL “LAVORO AGILE” ENTRA IN COMUNE, OK ALLE LINEE GUIDA

Telelavoro per i dipendenti dell’ente locale, dopo il confronto con i sindacati al via una sperimentazione su base volontaria per le attività che lo consentono

Anche il Comune di Modena sperimenterà il cosiddetto “lavoro agile”, cioè la possibilità per una quota dei propri dipendenti di svolgere una parte della propria attività, almeno un giorno alla settimana, non in ufficio ma in collegamento telematico da casa. Le linee d’indirizzo della sperimentazione per il telelavoro sono state approvate nei giorni scorsi dalla giunta, su proposta del vicesindaco e assessore al Personale Gianpietro Cavazza, e ora devono essere trasmesse all’Organismo paritetico per l’Innovazione per la formulazione del progetto attuativo sul quale si svolgerà il confronto sindacale, come indicato dal contratto integrativo approvato nei mesi scorsi che prevede, appunto, l’avvio di graduali percorsi di sviluppo della nuova modalità lavorativa.

Il “lavoro agile” o “smart working” è previsto dalle normative nazionali anche per l’Amministrazione pubblica e una sua introduzione può offrire vantaggi per un’organizzazione del lavoro dell’ente più flessibile, con la creazione di soluzioni innovative, in un’ottica di conciliazione tra vita privata e professionale per i lavoratori e le lavoratrici e di benessere organizzativo, con l’obiettivo primario del miglioramento continuo dei servizi offerti ai cittadini.

Il “lavoro agile” prevede il superamento del concetto di presenza fisica sul luogo di lavoro e quindi la sperimentazione, che dovrà coinvolgere a titolo volontario almeno il 10 per cento del personale a tempo indeterminato o determinato, escluderà una serie di figure professionali.

Non parteciperà alla sperimentazione chi ha rapporti abituali con il pubblico, chi ha responsabilità di posizione organizzativa, chi non può svolgere la propria attività in modalità digitale. I profili esclusi, quindi, sono quelli dell’area della vigilanza, dell'area educativo/scolastica, dell'area dei servizi alla persona, gli operatori assegnati a sportelli, uffici o servizi nei giorni di ricevimento del pubblico, oltre alle attività individuate dai dirigenti responsabili come non compatibili con la sperimentazione del lavoro agile.

La sperimentazione, quindi, dovrà individuare le attività che meglio si adattano a essere svolte anche con questa modalità prevedendo una giornata (oppure due mezze giornate) di lavoro da casa, con attrezzature informatiche fornite dal Comune (connessione internet a carico del dipendente), la previsione di fasce orarie in cui il dipendente è contattabile.

Saranno i dipendenti, su base volontaria, ad avanzare la richiesta di partecipare alla sperimentazione, con una proposta di attività da svolgere in modalità agile. Oltre alla procedura per la presentazione delle candidature, sarà definita in accordo con i sindacati anche l’attività di monitoraggio della sperimentazione e un sistema di valutazione che consenta la misurazione dei risultati raggiunti.

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