19/12/2019

INCARICO SERGIO, “SELEZIONATA CON PROCEDURA PUBBLICA”

Il sindaco Muzzarelli risponde all’interrogazione della Lega: “Nessun motivo per non confermarla come dirigente; niente speculazioni elettorali”

Non c’è alcun motivo per non confermare l’incarico di dirigente del settore Pianificazione e sostenibilità urbana all’ingegner Maria Sergio, selezionata con una “procedura pubblica che ha visto un’approfondita valutazione delle competenze professionali, delle esperienze svolte e dell'esistenza delle condizioni che le avrebbero permesso di adempiere il proprio dovere con disciplina e onore, come recita l'articolo 54 della Costituzione”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli rispondendo oggi, giovedì 19 dicembre, all’interrogazione, poi trasformata in interpellanza, presentata da Lega Modena e illustrata da Giovanni Bertoldi che, partendo da alcuni articoli di giornale rispetto a un’indagine sviluppata a Reggio Emilia su vicende relative al 2013, ha chiesto un aggiornamento di queste informazioni e se, alla luce di riflessioni a valutazioni di “opportunità politica”, queste notizie “siano state o meno valutate all'atto della riconferma dell'incarico dirigenziale e se, ferme restando le disposizioni di legge vigenti, verranno valutate ai fini del  prosieguo dell'incarico”.

Il sindaco ha spiegato che al momento non risulta nessun ulteriore atto rispetto all’indagine aperta dalla Procura di Reggio, quindi nessuna archiviazione ma anche nessuna richiesta di esercizio dell’azione penale. Il contratto della dirigenza pubblica prevede che l’Ente di appartenenza venga informato dal dipendente solo se rinviato a giudizio o se nei suoi confronti è stata esercitata l’azione penale, ma l’ingegner Sergio – ha ricordato Muzzarelli – ha correttamente comunicato al Comune di aver ricevuto un avviso di iscrizione nel registro degli indagati per il reato di cui all’art. 323 del Codice Penale (abuso d’ufficio), un atto dovuto come prevede il nostro ordinamento quando vi sono delle indagini in corso. Nello scorso marzo, inoltre, l’ingegner Sergio ha acconsentito di rispondere alle domande del pubblico ministero al fine di chiarire subito e nel dettaglio la propria posizione.

L’iscrizione al registro degli indagati, che non comporta alcuna menzione nel casellario dei carichi pendenti, “è a garanzia del cittadino – ha ricordato il sindaco - e non dovrebbe essere strumentalizzata contro di lui”. Per Muzzarelli deve essere chiaro a tutti, sul piano giuridico e politico, che l’ingegner Maria Sergio “non è imputata e tantomeno condannata”, questo nel caso che qualche partito, che tra l’altro non perde occasione pubblica per definirsi “garantista”, avesse in mente “di tentare qualche speculazione elettorale”.

“Fortunatamente in Italia – ha affermato il sindaco - esiste lo stato di diritto e bisogna attenersi a quello. Fortunatamente il sibillino richiamo alla “opportunità politica” presente nell’interrogazione è un concetto non contemplato dalla legge e non attiene neppure alle procedure di selezione del personale pubblico, a partire dai dirigenti”.

Per Muzzarelli, inoltre, l’ultima domanda dell’interrogazione contiene già la risposta: il prosieguo dell’incarico è legato alle “disposizioni di legge vigenti”, e a questo “ci atterremo, non certo alle indiscrezioni stampa che, troppo spesso nel nostro Paese, vengono usate impropriamente come una clava nei confronti di funzionari pubblici per strumentali fini di tipo politico in regime di campagna elettorale”.

Il capogruppo del M5s Giovanni Silingardi ha precisato che non è certo competenza del Consiglio la valutazione sull’iter giudiziario, ma “il mio è un richiamo al principio dell’etica pubblica: il Comune di Modena ha aderito giustamente alla carta di Avviso pubblico, che ci impone un’attenzione speciale verso determinati temi. Auspico quindi che ci sia questa attenzione e vigilanza, in quanto la politica deve arrivare prima della magistratura”.

Per Vincenza Carriero del Pd “è stata fatta volutamente confusione a scopo politico sui diversi procedimenti: questo non è un talk show e non si può fare qui dentro campagna elettorale, non ci compete fare un processo che la magistratura non ha avviato”. E il capogruppo Antonio Carpentieri, dopo una riflessione sul rapporto tra legge ed etica, ha richiamato l’attenzione di tutti sui diritti che non possono essere lesi sulla base di un articolo di giornale.

Nella replica, il consigliere Bertoldi si è detto soddisfatto per le informazioni fornite dal sindaco: “Faccio mio l’intervento del consigliere Silingardi che condivido: si parla di opportunità politica non di valutazione tecnica, rispetto alla quale nessuno mette in discussione le capacità dell’ingegnere, né di opportunità giuridica. Il ruolo di dirigente che ricopre è in uno degli ambiti più importanti nell’Amministrazione, quello dell’urbanistica, quindi servono più cautele e una maggiore attenzione perché ci sia chiarezza”.

Muzzarelli ha ribadito che l’opportunità politica non può essere un criterio che va a ledere i diritti soggettivi dei lavoratori e ha concluso ringraziando Silingardi per il contributo e il riferimento ad Avviso pubblico: “Il Comune di Modena è esigente e ha un’attenzione speciale per l’etica pubblica, come richiamato dalla carta di Avviso pubblico che, però, riguarda gli amministratori non i dipendenti. L’attenzione, comunque, è alta su tutta l’Amministrazione e Modena, con le sue procedure e i suoi meccanismi di controllo, per Anac e Corte dei conti risulta come uno dei Comuni più avanzati nell’attività di prevenzione della corruzione”.

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