20/12/2019

SICUREZZA / 2 – IL CONTROLLO DI VICINATO ENTRA NEL PATTO

Tra gli elementi di novità, Comune e Prefettura s’impegnano ad attivare percorsi di ascolto e confronto con le diverse rappresentanze sociali, economiche e culturali

Avrà valenza triennale il nuovo Patto per Modena Sicura firmato venerdì 20 dicembre dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal prefetto Maria Patrizia Paba, dopo che il Ministero dell’Interno ha dato parere positivo al rinnovo sulla base della lunga esperienza (a Modena intese simili sono state sperimentate in maniera continuativa dal ’98), dei risultati raggiunti e delle esigenze che richiedono di continuare nella realizzazione di un modello di governo della sicurezza che promuova un concorso di azioni, strategie e interventi mirati. Alla firma era presente anche il sottosegretario Matteo Mauri che ha sottolineato come il Patto tenga insieme “rigore e recupero”.

Alla base del Patto per Modena Sicura, come ha ribadito il sindaco, c’è un approccio di sicurezze integrate (l’approccio securitario non basta, bisogna pensare a 360 gradi) in cui siano chiari e condivisi le responsabilità e i compiti dei diversi attori. Il valore politico del documento sta appunto nella conferma di un impegno e di un disegno comune delle istituzioni che scendono in campo unite per fare ciascuna la propria parte.

Fatto salvo che la competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica appartiene allo Stato, mentre è compito dell’amministrazione comunale rappresentare le istanze di sicurezza della collettività, il testo mantiene l’impianto di base e punta ad una sempre maggiore integrazione delle fasi operative.

Confermata quindi l’importanza della stretta collaborazione tra Prefettura e amministrazione comunale, nel rispetto delle reciproche competenze, e anche alla luce delle recenti normative che in materia di sicurezza integrata individuano le direttrici d’azione: lo scambio informativo tra Polizie Locali e Forze di Polizia, l’interconnessione delle rispettive sale operative, l’utilizzo in comune dei sistemi di sicurezza tecnologici per il controllo, l’aggiornamento professionale e l’inclusione sociale.

Tra gli elementi di novità introdotti, Comune e Prefettura s’impegnano ad attivare percorsi di ascolto e confronto con le diverse rappresentanze sociali, economiche e culturali della città e, in particolare, nell’ottica della prevenzione, a sostenere e promuovere la rete del Controllo di Vicinato che a Modena è già arrivata a contare 81 gruppi coinvolgendo complessivamente 2.123 cittadini.

Si impegnano, inoltre, a potenziare il sistema di videosorveglianza cittadino, il Sistema di controllo Nazionale Targhe e Transiti e a promuovere l’adozione dei dispositivi di videosorveglianza presso esercizi pubblici anche attraverso il potenziamento del Fondo Sicurezza per le imprese della Camera di Commercio. E a questo riguardo, il Comune di Modena nel 2019 ha aumentato il proprio contributo al Fondo da 7mila a 10mila euro.

Per quanto attiene alla Polizia di prossimità, l’amministrazione comunale si impegna a rafforzare il presidio informale del territorio, a promuovere le attività di volontariato e a sostenere la rete del Controllo di Vicinato, a mantenere presso la sede di viale Molza il “Posto di Polizia Centro” per la ricezione delle denunce e per informare sulle iniziative di prevenzione dei reati e di risarcimento dei danni.

Prefettura e Comune confermano anche la volontà di favorire l’organizzazione e lo svolgimento di attività di formazione e aggiornamento professionale congiunte; e accanto alla Scuola interregionale di Polizia Locale entrano tra i soggetti di cui potersi avvalere anche il Centro Studi e Documentazione sulla Legalità, per quanto riguarda tematiche inerenti la criminalità economica ed organizzata, e il sistema di formazione on line delle Forze dell’Ordine, Sisfor. 

In materia di rafforzamento dell’integrazione operativa, oltre che interventi congiunti per il controllo degli esercizi pubblici, il contrasto all’abusivismo commerciale e contraffazione, verranno effettuati interventi in materia di prevenzione del gioco d’azzardo. Inoltre, sarà ulteriormente rafforzato il coordinamento di Forze di polizia e Polizia locale in materia di sicurezza stradale con servizi di vigilanza soprattutto al fine di contenere “le stragi del sabato sera”, ma anche per il contrasto dello sfruttamento della prostituzione, dello spaccio, del consumo di sostanze stupefacenti.

Sul fronte della tossicodipendenza e della devianza giovanile, il nuovo testo impegna sempre più Prefettura e Comune ad attuare programmi condivisi di educazione alla legalità, anche nelle scuole, sviluppando azioni integrate che coinvolgano le istituzioni scolastiche, la rete dei genitori, l’associazionismo giovanile, i servizi sociali e sanitari. Alcune di queste azioni sono già state avviate nell’ambito del progetto, finanziato dal Governo, “Scuole Sicure” che accanto ad interventi repressivi, di controllo e contrasto allo spaccio e al consumo di droghe, prevede attività educative e formative rivolte a insegnanti e studenti delle scuole superiori, secondo modalità già sperimentate dall’amministrazione comunale nell’ambito appunto degli interventi per la promozione della legalità e il contrasto alla devianza giovanile.

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