“Nella prospettiva di una città universitaria sempre più amichevole per chi sceglie di studiare qui, quando si sposteranno da Palazzo Santa Margherita la Galleria civica e il Museo della figurina, la biblioteca Delfini potrà dotarsi di ambienti più ampi e diversificati per lo studio, e anche ad Ago, all'ex Sant'Agostino, ci saranno spazi collettivi per gli studenti, per lo studio e non solo”. L’assessore a Cultura e Scuola Gianpietro Cavazza, rispondendo in Consiglio giovedì 21 febbraio all’interrogazione presentata dal consigliere Marco Malferrari (Sinistra unita Modena) sulle chiusure delle strutture bibliotecarie Unimore nelle festività natalizie e conseguenti disagi per gli studenti, ha illustrato i chiarimenti dell’Ateneo sulla questione, ricordato che le biblioteche comunali erano aperte, confermato la disponibilità a consolidare la collaborazione tra il sistema bibliotecario gestito dal Comune e quello universitario, e rilanciato con uno sguardo in avanti.
L’interrogazione chiedeva “se il sindaco e la Giunta fossero a conoscenza di quanto accaduto e dei disagi agli studenti” e se non ritenessero “necessario, con le rappresentative degli studenti e del personale dell'Università, un confronto di verifica al fine di trovare soluzioni che permettano agli studenti, anche nei periodi di festività, l'accesso alle biblioteche e alle sale studio universitarie”.
Riferendosi all’ambito comunale, l’assessore ha precisato che le biblioteche civiche Delfini Poletti e alcune decentrate hanno chiuso solo il 24 e il 31 dicembre, e ha riaffermato la disponibilità a consolidare la collaborazione tra sistema bibliotecario gestito dal Comune e universitario come previsto nell'Accordo con l’Università, oltre che, come già avvenuto in altre occasioni, a incontrare le rappresentanze degli studenti. Ricordando che l'Università, nella propria autonomia, ha luoghi, strumenti e modalità di governance per garantire il miglior funzionamento delle sue biblioteche, Cavazza ha quindi riferito all’Aula quanto riportato da UniMoRe, e cioè che “le biblioteche universitarie (sette, sei a Modena e una a Reggio Emilia per un sistema bibliotecario fra le eccellenze in Italia per i servizi offerti) sono state chiuse effettivamente 5 giorni ‘lavorativi’ (27, 28 dicembre e 2, 3, 4 gennaio; il 24 e 31 dicembre la chiusura era obbligatoria come da circolare rettorale in accordo coi sindacati) e non due settimane come erroneamente segnalato dagli studenti ai giornali. La chiusura delle strutture ad eccezione della Biblioteca Medica rimasta aperta (dove il picco di presenze si è avuto solamente il 4 gennaio) avviene da diverso tempo e scaturisce anche dal fatto che il tasso di presenze negli anni precedenti era bassissimo. L’avviso di chiusura è comparso su web e Facebook il 19 dicembre, senza ricevere richieste, di studenti o rappresentanti in sede di comitato scientifico, alla direzione del Sistema Bibliotecario di Ateneo o alle biblioteche, di rivedere il piano di chiusura. Inoltre, alla Biblioteca di Ingegneria e a quella Scientifica sono stati eseguiti in quei giorni lavori già in programma di ristrutturazione e ampliamento per servizi agli studenti”.
L’Università ricorda inoltre che “per garantire l’apertura e l’accesso a tutti i servizi in presenza (l’assistenza da remoto è attiva h 24) il personale ha diritto a ferie come da contratto per due settimane consecutive in agosto, e durante l’anno si approfitta di festività come Natale e Pasqua, in coincidenza con le chiusure obbligatorie dettate dall’Amministrazione centrale. Non è possibile per questa organizzazione disporre di personale a sufficienza per garantire anche nei periodi di festività l’apertura delle biblioteche che, avendo i servizi essenziali fermi a livello nazionale (document delivery e prestito interbibliotecario) si ridurrebbe a mero portierato”.
Marco Malferrari ha ringraziato per la risposta definendo positiva la disponibilità a incontrare gli studenti per approfondire e cercare nuove soluzioni e ha auspicato che con il recupero del Sant’Agostino si rendano davvero disponibili nuovi spazi.
Azioni sul documento