21/09/2019

FARMACIE COMUNALI, IL CONTRATTO NON DOVRÀ CAMBIARE

L’assessore Cavazza ha risposto all’interrogazione della consigliera Santoro (Lega). Anche dopo la cessione, ai dipendenti va applicato il contratto delle farmacie pubbliche

Le farmacie comunali di Modena dovranno continuare ad applicare ai propri dipendenti il contratto collettivo nazionale del settore “farmacie gestite o partecipate da enti locali” attualmente in essere. Il contratto di servizio sottoscritto nel 2001 tra Farmacie comunali e il Comune di Modena, infatti, tutela i lavoratori non consentendo di applicare ai dipendenti un trattamento economico e normativo diverso da quanto previsto dal contratto delle farmacie pubbliche. Lo ha ribadito il vicesindaco e assessore al Patrimonio di Modena Gianpietro Cavazza che giovedì 19 settembre, in Consiglio comunale, ha risposto all’interrogazione di Luigia Santoro, Lega, sulla cessione ad Admenta-McKesson, da parte di Coop Alleanza 3.0, delle quote di controllo di Finube Spa, la società che, a sua volta, controlla Farmacie comunali.

Dopo aver ricordato, in premessa, che, secondo lo Statuto sociale di Farmacie comunali, i soggetti che intendono acquisire, direttamente o indirettamente, a qualsiasi titolo un pacchetto di azioni della società sono tenuti a richiedere il preventivo gradimento del Consiglio di amministrazione, la consigliera ha chiesto se tale gradimento sia stato richiesto. Ha chiesto, inoltre, se Finube avesse proposto al Comune di acquistare una parte delle sue quote prima di trattare la vendita con Admenta e le ragioni dell’eventuale rinuncia; quali siano le intenzioni del Comune rispetto alle quote di Farmacie che ancora detiene e se intenda convocare un tavolo istituzionale per tutelare i lavoratori.

Nella risposta, Cavazza ha precisato che l’operazione non consiste nella vendita di azioni di Farmacie comunali da Finube ad Admenta ma nella vendita della totalità del capitale sociale di Finube da Coop Alleanza 3.0 ad Admenta che, quindi, ha indirettamente acquisito anche le azioni di Farmacie (pari a circa il 63 per cento del capitale sociale della società). Il Comune di Modena, ha specificato l’assessore, non è socio di Finube, e non potrebbe esserlo ai sensi del Tusp (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica) e, di conseguenza, un’eventuale richiesta di acquisto da parte di Coop Alleanza 3.0 non sarebbe stata percorribile.

Prima dell’acquisto, Admenta, come previsto dallo Statuto di Farmacie comunali, ha richiesto il necessario gradimento al Consiglio di amministrazione che si è espresso all’unanimità con parere favorevole dopo aver accertato la sussistenza dei requisiti di onorabilità e professionalità in capo ad Admenta e ritenendo, alla luce di ciò, che l’operazione garantisca le esigenze di corretto e trasparente espletamento del servizio pubblico svolto da Farmacie.

L’assessore Cavazza ha sottolineato, infine, che a dicembre 2018, nel corso dell’ultima revisione delle proprie partecipazioni societarie, il Comune, con deliberazione del Consiglio comunale, ha deciso di mantenere la propria partecipazione societaria in Farmacie comunali, pari a circa il 33 per cento.

Nella replica la consigliera Santoro si è dichiarata soddisfatta della risposta.

Azioni sul documento