12/09/2019

TENERA È LA LUCE /1 – OSCAR SORGATO, TRA QUADRI E RACCONTI

Venerdì 13 settembre alle 18 ai Musei civici, in occasione di Festivalfilosofia, apre la mostra dell’artista “chiarista” modenese che lavorò a Milano negli anni ‘30

Inaugura venerdì 13 settembre alle 18, tra ritratti, paesaggi e racconti, la mostra "Oscar Sorgato. Tenera è la luce. Un protagonista del chiarismo". Allestita al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo S. Agostino a Modena fino al 10 novembre, visitabile gratuitamente, è promossa da Musei civici di Modena e Collezione Koelliker di Milano, in occasione del Festivalfilosofia 2019 sul tema "persona".

L'esposizione, curata da Stefano Sbarbaro e Cristina Stefani, ricostruisce e pone all'attenzione dei visitatori la vicenda umana e artistica del pittore di origini modenesi, Oscar Sorgato (Modena, 1902 – Milano, 1941) che svolse la sua breve carriera pressoché tutta nel fervido clima artistico della Milano degli anni Trenta.

La mostra è stata presentata in anteprima giovedì 12 settembre ai Musei civici da Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura, con Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici di Modena, Gabriele Reina, rappresentante della Collezione Koelliker, Roberto Barbolini, scrittore, e i curatori Stefano Sbarbaro e Cristina Stefani.

L’artista Sorgato è testimone del passaggio che porta al superamento dei canoni plastici del ’900 italiano a favore di un rinnovato approccio pittorico, caratterizzato da una pennellata tenue e sciolta di matrice neoimpressionista che si organizzò nel movimento del chiarismo intorno al critico Edoardo Persico. Un ruolo, quello giocato dal pittore modenese a Milano, che è ora possibile comprendere pienamente grazie all'importante nucleo di oltre trecento opere acquisito dalla Collezione Koelliker, che ha proposto ai Musei civici modenesi, che possiedono alcuni lavori giovanili dell'artista, di realizzare in collaborazione una mostra a lui dedicata.

Il censimento delle opere avviato per la mostra ha consentito una ricollocazione storica, ristabilendo il ruolo del pittore nel tessuto culturale del capoluogo lombardo, soprattutto nel suo relazionarsi col territorio e i movimenti toccati dalla pittura di luce nel drammatico decennio che precede la Seconda Guerra Mondiale.

La produzione di Sorgato si concentra su due temi fondamentali, la pittura di paesaggio e il ritratto, restituendoci, per il secondo, uno spaccato sociale della stagione del Ventennio e inquadrando le aspirazioni, le fragilità e i turbamenti della borghesia milanese del tempo, con particolare attenzione al femminile che ne favorisce il collegamento con il tema “persona” affrontato dal Festivalfilosofia.

Un'atmosfera evocata in mostra anche dai racconti sonori composti per l'occasione dagli scrittori Andrea Vitali e Roberto Barbolini che, ispirandosi ad alcuni ritratti, proiettano nella finzione letteraria alcune figure dipinte da Sorgato, risvegliandole così dalla loro immobilità, per diventare personaggi e interpreti delle loro storie.

Il percorso espositivo, introdotto da un video sulla figura dell'artista, si snoda lungo le tappe principali che segnano l’evoluzione stilistica del suo linguaggio: dall'appartenenza ad una famiglia di importanti imprenditori fotografi, agli esordi modenesi nell'ambito dell'Istituto d'Arte "Venturi", alle esperienze condotte a Roma e a Pavia, fino al passaggio a Milano segnato da crescenti consensi di pubblico e critica, in occasione di importanti rassegne espositive a Padova (1931), alle varie sindacali e sociali a cui partecipò per oltre un decennio alla Permanente di Milano (che tra l’altro gli dedicò nel 1942 una mostra postuma), alla Quadriennale di Roma (1931, 1935, 1939) e alla Biennale di Venezia (1936, 1940).

Il catalogo (Silvana Editoriale) contiene una presentazione di Elena Pontiggia in cui la grande esperta di Novecento e chiarismo, a proposito della mostra di Modena scrive: “Oggi gli studi compiuti con passione gettano luce - una luce, questa, per nulla incerta - su un artista come Oscar Sorgato che partecipa al clima chiarista. È una gioia constatare che, in tempi in cui si prediligono i grandi nomi, per così dire le griffe dell'arte, due giovani studiosi dei Musei civici di Modena e di Collezione Koelliker riscoprano invece un ‘petite maître’ significativo e dimenticato”.

Spazio in mostra anche per un video documentario su Sorgato e sull’esposizione dedicata ai suoi dipinti, che offre al visitatore ulteriori strumenti di comprensione.

Una serie di laboratori per bambini e adulti a cura del laboratorio didattico Dida, accompagnerà la mostra in occasione del Festivalfilosofia: in particolare, sabato 14 settembre, dalle 15 alle 19, e domenica 16, non stop dalle 10 alle 19 si svolge “Così ti dipingo” laboratorio sul ritratto, che trae ispirazione dai ritratti di Sorgato esposti.

La mostra si può visitare gratuitamente fino al 10 novembre ai Musei civici al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino a Modena (tel. 059 2033101 o 2033125). Nei tre giorni del Festivalfilosofia gli orari saranno estesi: venerdì 13 settembre dalle 9 alle 23; sabato 14, dalle 9 alle 24; domenica 15 dalle 9 alle 21.

Dal 17 settembre tornano i consueti orari dei Musei civici: da martedì a venerdì, dalle 9 alle 12; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Informazioni online (www.museicivici.modena.it).

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