21/12/2020

DATA CENTER / 3 – IL CUORE TECNOLOGICO DELLA SMART CITY

Sviluppato con Unimore, ospiterà i Ced di enti pubblici e soggetti privati, ma anche Cyber Security Academy e progetto Masa sull’automotive

È stato definito il cuore tecnologico della Smart City. Il Data Center di Modena, quarto della rete regionale, sarà gestito da Lepida e ha l’obiettivo di consolidare e rendere più efficiente l’Ict a livello locale, andando a sostituire progressivamente i Ced di enti pubblici e soggetti privati, migliorandone qualità e sicurezza, ma sarà anche il punto di riferimento per la ricerca sia nel campo della sicurezza informatica, con la sede della Cyber Security Academy, sia per ciò che riguarda l’Automotive, con il programma Masa (Modena automotive smart area).

Realizzata con un investimento complessivo di oltre cinque milioni di euro, la struttura si sviluppa su due piani fuori terra, per circa 1.600 metri quadri, ed è caratterizzata da volumi semplici, grandi vetrate e, sul fronte principale, un’alta pensilina sul lato sinistro, sostenuta da due sottili pilastri. All’esterno sono posizionate lastre a vista di fibrocemento antracite e cemento armato bianco, mentre all’interno sono stati utilizzati materiali di finitura e colore diverso a seconda della destinazione d’uso delle zone.

Il piano terra è dedicato alle attività di ricerca e formazione, con una sala conferenze, un blocco servizi e, nel retro, una grande sala open space, mentre al primo piano sono collocate le sale server e la “control room”, zone che saranno riservate agli operatori, con accesso controllato anche da sistemi di sicurezza elettronici. 

La struttura può contare su due connessioni in fibra ottica ad altissime prestazioni per garantire la piena ridondanza dell'infrastruttura di rete, cioè la possibilità di duplicare determinate funzionalità così da consentire la continuità del servizio anche in caso di malfunzionamenti. La potenza elettrica è di due megawatt (che corrispondono a 2mila KW) e l’impianto è dotato di gruppi elettrogeni, Ups, quadri elettrici e sistemi di raffrescamento (gruppi frigo e climatizzatori di precisione) ridondati, apparati di rete e sistemi di sicurezza di fascia cosiddetta “enterprise”. Nella zona server sono previste due isole a corridoio caldo (con 24 armadi server) per ospitare i sistemi che forniranno la potenza computazionale all'impianto.

L’intervento di costruzione è stato effettuato dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Iti Impresa generale spa di Modena con Site spa di Bologna, cui la società di trasformazione urbana CambiaMo spa, soggetto attuatore di tutti gli interventi del Piano Periferie per conto del Comune, ha affidato l’appalto tramite gara.

Tra le particolarità costruttive, il soffitto bidirezionale del piano terra a cassettoni di cemento armato eseguito in opera, con un reticolo di travi in grado di sopportare fino a 1.300 chili per metro quadrato, per reggere il peso dei server al piano superiore. La struttura, che avrà anche la funzione di fornire servizi di “disaster recovery” per i Ced di enti pubblici e soggetti privati, è stata sottoposta anche a particolari sollecitazioni strutturali per valutarne la risposta dinamica.

Il Data center è stato realizzato per essere un edificio ad alta sostenibilità ed efficienza energetica, con pannelli fotovoltaici sulla copertura, unità di trattamento aria impianti di raffrescamento dedicati alle sale server e pareti ventilate. È stato installato, in particolare, un impianto di raffrescamento con tecnologia “free coling” che sfrutta la differenza di temperatura con l'ambiente esterno per raffrescare gli ambienti consentendo di risparmiare energia nel funzionamento dei corpi frigo.

Gli impianti adottati hanno l’obiettivo di garantire continuità di connessione, di energia elettrica (per evitare cali di tensione) e di raffrescamento a garanzia dei server: a questo scopo sono stati predisposta una doppia rete in fibra ottica, doppi gruppi elettrogeni e doppi gruppi frigo.

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