30/06/2020

AFFITTO/2 – CONTRIBUTI PER CHI RINEGOZIA I CONTRATTI

Pubblicato l’avviso. Si potranno richiedere entro il 30 settembre per riduzione dell’importo di locazione, modifica della tipologia o stipula di nuovo contratto concordato

Una riduzione dell’importo del canone di locazione libero, transitorio o concordato per 12 mesi, anche associata alla modifica della tipologia contrattuale da libero o transitorio (anche studenti) a concordato. E ancora, la stipula di nuovi contratti concordati per alloggi sfitti.

Sono queste le fattispecie in cui potranno essere assegnati i contributi destinati alla rinegoziazione dei contratti d’affitto, per i quali il Comune ha emanato un avviso pubblico. Obiettivo della misura è favorire la riduzione del canone, con eventuale modificazione della tipologia contrattuale, come strumento per fronteggiare la difficoltà delle famiglie nel sostenere l’affitto, garantire il pagamento a favore dei proprietari dell’immobile, oltre a incentivare coloro che hanno in proprietà alloggi sfitti a immetterli sul mercato della locazione a canone concordato. La misura consente quindi di conciliare gli interessi di inquilino e proprietario attraverso un’azione solidale di redistribuzione delle risorse volta a diminuire il rischio di morosità e di eventuali sfratti. Lo strumento rientra tra le azioni messe in atto dall’Amministrazione grazie alle risorse assegnate dal Fondo regionale (che comprende anche risorse statali) per l’accesso all’abitazione in locazione in seguito all’emergenza Covid-19.

Alla rinegoziazione dei canoni saranno destinati complessivamente 210 mila euro e sarà possibile aderire entro il 30 settembre, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento del fondo disponibile. Oltre questo termine, le risorse eventualmente rimanenti verranno destinate a interventi diretti di sostegno a inquilini in difficoltà, in aggiunta a ulteriori 200 mila euro del Fondo regionale.

I beneficiari dei contributi per la rinegoziazione sono i nuclei familiari con cittadinanza italiana, di uno stato dell’Unione europea o con permesso di soggiorno per almeno un anno, con Isee 2020 non superiore a 35 mila euro (in caso di mancanza il richiedente può formalizzare la domanda entro il termine del 30 settembre dichiarando un valore Isee presunto e impegnandosi a presentare la documentazione entro il 30 ottobre). Il soggetto richiedente dovrà essere titolare di un contratto di locazione ad uso abitativo o di assegnazione in godimento di alloggio di proprietà di una Cooperativa di abitazione.

Per la presentazione della domanda inquilini e proprietari dovranno rivolgersi alle rispettive organizzazioni di rappresentanza, con i quali il Comune, per conto anche dei rappresentanti delle Unioni dei Comuni partecipanti al Tavolo territoriale delle Politiche abitative della provincia, sottoscriverà nei prossimi giorni apposito protocollo d’intesa. Il contributo verrà erogato una tantum dal Comune direttamente al locatore.

La riduzione del canone dovrà essere di almeno il 20 per cento se a canone libero e di almeno il 10 per cento se a canone concordato; i contributi assegnati saranno pari al 70 per cento dell’importo della riduzione fino a un massimo di 2.000 euro che, in caso di modifica della tipologia contrattuale ad affitto a canone concordato, salgono a 2.500 euro. Nel caso di nuovi contratti concordati per alloggi sfitti (il cui canone mensile è fissato in 700 euro) il contributo è pari al 50 per cento del canone concordato per i primi 18 mesi, fino a un importo di 3.000 euro. Sulle autocertificazioni verranno effettuati controlli da parte dell’Amministrazione.

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