15/06/2020

COMPARTO VACIGLIO/2 – NEL BOSCO URBANO 8 MILA PIANTE

Completata la piantumazione di alberi ad alto fusto, cespugli e arbusti. Pronti anche pozzo e impianto di irrigazione. Entro metà luglio saranno ultimati i lavori

A Vaciglio, a fianco del comparto residenziale in corso di realizzazione, ora ci sono 8 mila piante in più, che nel giro di qualche tempo costituiranno un vero e proprio Bosco urbano in continuità con l’area boschiva già esistente in via Tignale del Garda.

È stata completata, infatti, la piantumazione delle 8 mila piante, di cui oltre 4 mila ad alto fusto, che daranno vita alla nuova area di forestazione prevista nell’area e sono stati predisposti pozzo e impianto di irrigazione. Entro metà luglio saranno conclusi anche gli ultimi lavori previsti, come la realizzazione di stradelli di passaggio e contenimento.

L’appalto per la realizzazione del bosco urbano, tra le opere di urbanizzazione a carico del soggetto attuatore del piano particolareggiato di iniziativa privata del comparto Morane–Vaciglio, è stato assegnato lo scorso anno al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla società Cav Emilio Giovetti di Modena e da Bioverde servizi srl di San Cesario sul Panaro e ha un valore di 450 mila euro.

I lavori sono iniziati la scorsa estate con la perimetrazione dell’area e la realizzazione del pozzo necessario per supplire ai periodi sempre più frequenti di forte siccità estiva, e hanno visto l’avvio delle piantumazioni a novembre, in occasione dell’edizione 2019 di Bimbalbero, con la messa a dimora delle prime 2 mila piante nel “Boschetto Morane”, un’area di circa 32 mila metri quadrati costituita da tre giovani boschi contigui a ovest della statale Estense, con ingresso da via Morane e da via Vaciglio.

Gli alberi sono stati scelti tra essenze autoctone che possono raggiungere e oltrepassare il secolo di vita: querce, frassini, ciliegi, aceri, carpini, gelsi e tigli, che consentiranno di graduare le tonalità di colore nelle diverse stagioni. Insieme alle piante ad alto fusto sono stati messi a dimora anche cespugli e arbusti per creare una barriera fisica verso la tangenziale e le altre infrastrutture stradali. Le siepi sono composte da cinque tipi di essenze che si rimodulano in continuità per tutta la lunghezza, per una altezza massima di circa 3 metri. L’impianto di irrigazione è sia interrato che fuori terra e attingerà l’acqua di irrigazione dal pozzo comunale di nuova costruzione a servizio del comparto. L’accessibilità e la fruibilità dell’area piantumata sono garantite attraverso stradelli in ghiaia.

La decisione di indirizzare la destinazione di quell’area, acquisita gratuitamente dal Comune in seguito all’Accordo stipulato nel 2011, a bosco urbano era stata presa dal Consiglio comunale nel 2018 attraverso l’approvazione di una delibera con la quale si ribadiva anche la volontà di non sfruttare l’ulteriore potenzialità edificatoria dell’area nella quale avrebbero potuto essere realizzati ulteriori alloggi o strutture per attrezzature e servizi.

L’inserimento del bosco urbano in quella zona, aumentandone la biodiversità, contribuisce a disegnare la trama del paesaggio di margine, configurandosi quale connessione ecologica e percettiva tra il bosco urbano esistente e il territorio rurale. Di fatto, si estende e si completa un sistema di verde che penetra fino al centro storico senza soluzione di continuità, seppur mutando struttura, disegno e funzione.

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