13/06/2020

MONTERÉ, “ACCOLTA CON FAVORE LA VOLONTÀ DI AMPLIAMENTO”

L’assessora Vandelli ha risposto all’interrogazione del consigliere Silingardi (M5s): “Ma non si procederà con piano di sviluppo aziendale, sarà il Consiglio a decidere con variante”

“L’Amministrazione comunale ha accolto con favore la volontà espressa dall’azienda modenese Monteré di ampliare l’attività e, più in generale, accompagna i processi delle imprese che vogliono investire sul territorio, con particolare attenzione all’efficienza. Nel merito sarà comunque il Consiglio comunale ad avere l’ultima parola in quanto si tratta di un Piano industriale che richiede l’approvazione di una variante”.

Lo ha detto l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 11 giugno rispondendo all’interrogazione del M5s illustrata dal capogruppo Giovanni Silingardi sul Piano di sviluppo aziendale della Società agricola cooperativa Modenese essicazione frutta.

Il consigliere, con riferimento alla richiesta dell’azienda di ampliare l’attività produttiva agricola per le fasi di essicazione e frigoconservazione della frutta su terreno agricolo, ha chiesto in particolare all’Amministrazione qual è la previsione rispetto all’eventuale impatto occupazionale, se è stata prevista una compensazione e quale a favore del soggetto pubblico e, quindi, della comunità “a fronte dell’evidente incremento di valore di cui il soggetto privato potrà beneficiare, nonché del disagio per la collettività sia in termine di consumo ed impermeabilizzazione di suolo vergine che di incremento del traffico privato sulla rete viaria”. Silingardi ha inoltre domandato se, nella disponibilità dell’Azienda, vi siano altri terreni già urbanizzati su cui già esistono edifici utilizzabili “in luogo di terreno vergine” e se sono previsti impegni affinché, in caso di cessazione dell’attività, ripristini la vocazione rurale dell’area rimuovendo costruzioni ed urbanizzazioni.

Vandelli ha ricordato che Monteré è una grande azienda ben insediata nel territorio che, oltre a produrre prodotti agricoli, si occupa anche della loro trasformazione e nell’attuale sede ha già locali per effettuare la lavorazione del prodotto.

L’assessora ha spiegato, quindi, che “il Comune ha traghettato la richiesta dell’azienda in un ambito più coerente, precisando di non presentare un progetto di sviluppo aziendale tradizionale, con il quale, tra l’altro, non sarebbe stato necessario un passaggio in Consiglio comunale, ma di configurare l’intervento come progetto industriale. Al momento – ha proseguito – non abbiamo ancora i contenuti della variante”.

Vandelli ha precisato che “la cooperativa non risulta avere altre aree in cui realizzare l’intervento ed esiste una necessità organizzativa per lo sviluppo di un unico centro di produzione essicazione, così da garantire efficienza, economicità e capacità di rimanere sul mercato. Ci sono diversi temi da affrontare legati a questo piano – ha aggiunto – e quello dell’accessibilità è sicuramente fondamentale per l’area dove, alla difficoltà di accesso, si aggiunge il fatto che la zona è fuori dalla rete del trasporto pubblico. Il progetto dovrà quindi approfondire lo studio della viabilità e quando presenteranno il piano industriale affronteremo il tema con un tavolo più ampio, che includa altre imprese della zona, come la Neotron, altra grande azienda”. L’assessora ha inoltre chiarito che il Piano dovrà contenere anche la prospettiva di aumento occupazionale: “Si parlava di 10-20 addetti durante gli incontri fatti, ma in questo settore c’è anche un ciclo stagionale quindi è un tema che sarà sviluppato. Quello che stiamo chiedendo a tutti i settori (produttivo, metalmeccanico, agroalimentare e servizi) – ha aggiunto ancora – è di presentare progetti coerenti e attenti alla sostenibilità, alla dotazione e all’invarianza del valore ecologico ambientale”.

L’assessora ha infine assicurato che, come previsto dalla legge, anche in questo caso è prevista una forma di valorizzazione.

Stefano Prampolini di Lega Modena si è detto “in gran parte favorevole a quanto detto dall’assessora in quanto, soprattutto in questo momento, Modena ha bisogno di appoggiare fortemente i piani di sviluppo delle attività delle proprie imprese per portare ricchezza nel nostro territorio. Quello su cui non mi trovo d’accordo – ha proseguito – sono tutti i passaggi burocratici previsti che penalizzano la competitività delle imprese: un’azienda leader nel suo settore come questa non può aspettare un anno per allargarsi”.

Nella replica, il consigliere Silingardi ha ringraziato per la risposta: “Non può che soddisfarmi per ora – ha detto – visto che non si poteva far altro. Apprendo con soddisfazione che si tornerà a parlarne in Consiglio comunale, così ne approfondiremo i contenuti. L’intervento in progetto determina un consumo di suolo decisamente importante, non in linea con l’obiettivo dalla Legge Regionale urbanistica dell’Emilia Romagna e con l’intento di contenere il consumo di suolo”.

Azioni sul documento