05/10/2021

NEI CONSULTORI PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE

Percorso nascita e progetti per gli adolescenti: lo scorso anno coinvolti 1.900 studenti. L’assessora Pinelli risponde a un’interrogazione di Aime (Europa Verde-Verdi)

Il Consultorio famigliare partecipa attivamente ai Piani di Zona, in particolare per il Tavolo adolescenza e il Tavolo sugli interventi nei primi mille giorni di vita. Collabora anche con enti e associazioni che si occupano in particolare di accoglienza e sostegno agli adolescenti e alla popolazione immigrata, di violenza di genere, di sostegno a mamma e bambino e alla genitorialità. La novità di questi ultimi tempi è la pubblicazione di un avviso pubblico per formare un elenco di associazioni ed enti del terzo settore qualificati a collaborare, tramite convenzioni, con l’Azienda Usl di Modena per lo sviluppo di progetti e per attività.

Lo ha fatto sapere l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli rispondendo, nella seduta question time del Consiglio comunale di lunedì 4 ottobre, all’interrogazione di Paola Aime di Europa Verde – Verdi “Servizi consultoriali a Modena”. La consigliera ha chiesto informazioni relative a: numero degli operatori e professionalità; piano degli organici e attività di formazione; sinergie con altri enti pubblici o privati; numero utenti nel 2019 e 2020 suddivisi per tipologia di servizio e grado di copertura in particolare per i percorsi di gravidanza; azioni previste per migliorare l'offerta nell'ambito della prevenzione primaria; se il passaggio da Consultorio a servizi ospedalieri, sanitari o sociali, preveda azioni di accompagnamento e coordinamento; eventuali attività di comunicazione.

L’assessora ha spiegato che l’équipe consultoriale di Modena è composta da 11 medici ginecologi, un medico genetista, 17 ostetriche, 5 psicologi, un assistente sociale e collaborano anche un andrologo, un urologo e le mediatrici culturali. L'obbligo formativo dei professionisti è pari a 100 crediti formativi per il trienno e la formazione è curata dallo Staff Formazione con un piano aziendale annuale.

I dati di attività dei consultori sono disponibili nel report annuale della Regione. Gli utenti dei Consultori del distretto di Modena nel 2019 furono 10.389 contro i 9.739 del 2018. Nel 2020 sono scesi a 7.175, probabile effetto del periodo di lockdown e dell’introduzione di un sistema di accessi contingentati. La percentuale degli utenti rispetto alla popolazione target (15-64 anni) è scesa pertanto dall’8,9% al 6%, mentre per quanto riguarda gli utenti dello Spazio giovani per la fascia 14-19 anni la percentuale sulla popolazione target supera il 13% e non è sostanzialmente cambiata dal 2019 (1.389 utenti) al 2020 (1.363). Oltre il 52% delle donne gravide residenti sono state assistite dal consultorio (632 lo scorso anno su un totale di 1.208); mentre per il certificato di Interruzione volontaria di gravidanza si sono rivolte al Consultorio 159 donne su 263 (circa il 60%).

L’attività del Consultorio prevede progetti di prevenzione e educazione alla salute per diverse fasce d’età. Per gli adolescenti gli Spazi Giovani realizzano progetti di educazione e promozione della salute sessuale, riproduttiva, psico-relazionale e per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. In città nell’anno scolastico 2020-21 i progetti offerti alle scuole, anche in modalità on-line, hanno coinvolto oltre 1.900 studenti e 100 docenti.

La promozione di sani stili di vita e gli aspetti psicologici e relazionali della gravidanza sono affrontati nei corsi di accompagnamento alla nascita che quest’anno si sono svolti online. Il percorso prevede la promozione di sane abitudini alimentari e attività fisica per il controllo del peso nelle donne in sovrappeso; in caso di obesità grave o diabete gestazionale vengono coinvolti l’ambulatorio di secondo livello del Policlinico e il Servizio diabetologico. Nel consultorio c’è anche un ambulatorio Mamma e bimbo per il sostegno all’allattamento e al puerperio.

Pinelli ha precisato che “in generale, l’accoglienza e la presa in carico della donna prevedono percorsi in integrazione con i servizi sanitari e sociali; in particolare per il percorso nascita e l’applicazione della legge 194. Inoltre, si stanno implementando le indicazioni regionali per garantire la continuità delle cure tra ospedale e territorio a madre e bambino, in particolare anche per le donne non in carico al consultorio, durante la gravidanza.

Infine, dal punto di vista della comunicazione, sono usati diversi canali per raggiungere i target di popolazione: da sito e Carta dei servizi ai social dell'Azienda.

Dopo aver ringraziato l'assessora per la risposta "precisa e articolata", la consigliera Aime ha giudicato positivamente la prossima creazione del Tavolo per il benessere, "che, grazie al contributo di diverse competenze, consentirà di mettere in campo azioni concrete ed efficaci". Ha espresso, invece, perplessità sulle modalità del passaggio dai consultori agli ospedali, in particolare per quanto riguarda l'interruzione di gravidanza, affermando che "sono più che altro percorsi formali e non un accompagnamento: consultori e ospedali rimangono mondi separati che non si parlano".

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