16/11/2021

“LA DESIGILLAZIONE È ALLA BASE DEI PROGETTI E DEL PUG”

L’assessora Vandelli ha risposto all’interrogazione del consigliere Giordani (M5s): “Importante prevedere negli interventi anche dotazioni e prestazioni ecologico-ambientali”

“Nel Pug in corso di stesura e in tutti i progetti di opere pubbliche la desigillazione è stata assunta come tema condizionante la progettazione, ma c’è bisogno anche di concorrere alla rete ambientale della città prevedendo negli interventi dotazioni e prestazioni ecologico-ambientali”.

Lo ha detto l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 8 novembre rispondendo all’interrogazione del M5s, illustrata da Andrea Giordani, relativa alla desigillazione nel Comune di Modena.

Il consigliere ha chiesto qual è lo stato di attuazione degli impegni sul tema approvati negli ultimi anni, in particolare la mozione di accompagnamento alla delibera sulla convenzione per la concessione di aree in diritto di superficie in zona Nuova Estense-Vaciglio del 2018 e alle modifiche al Rue del 2019. In entrambi gli atti si chiedeva, infatti, di fare una ricognizione e mappatura delle aree passibili di recupero ambientale “al fine di perseguire l'attuazione del saldo zero” e di compensare il consumo di suolo derivante da interventi edilizi espansivi individuando aree comunali da poter rendere permeabili.

“La mappatura delle aree di competenza comunale da poter desigillare – ha spiegato l’assessora – è stata predisposta in occasione del quadro conoscitivo del Pug, il Piano urbanistico generale, e rappresenta uno strumento indispensabile per definire strategie e prescrizioni. Stiamo lavorando alla stesura del Piano che porteremo a brevissimo all’esame di questo Consiglio, ma già con l’illustrazione degli indirizzi disciplinari si è potuto notare come i temi ambientali vengono trattati in modo ampio e come gli interventi anche nel territorio urbanizzato siano fortemente condizionati dalle prestazioni ecologico ambientali”. Vandelli ha sottolineato che “per concorrere al saldo zero, nel Pug, accanto alla riduzione del consumo di suolo, sono previsti oltre alla desigillazione anche la mitigazione e compensazione”. Tra gli esempi di interventi pubblici in cui sono previste azioni di desigillazione, Vandelli ha parlato del Piano Periferie, in cui il piano di rigenerazione ha anche una forte matrice ambientale, con la sostituzione di asfalto con verde o semi impermeabili per circa 7.500 metri quadrati e la piantumazione di ulteriori 230 alberi ad alto fusto; della revisione del piano del Mercato, con un recupero di oltre 4 mila metri quadrati di permeabilità, dell’intervento finanziato dal Pinqua a sud di Modena, con una desigillazione di circa 1.500 metri quadrati. Tra gli esempi di mitigazione e compensazione, l’assessora ha citato, appunto, il bosco urbano di Morane-Vaciglio, “un’area piantumata con alberi ad alto fusto che compensa ampiamente i circa 4 mila metri quadrati di sigillazione delle aree edificate”.

Proseguendo, Vandelli ha precisato che la Pubblica amministrazione non ha la possibilità di effettuare una ricognizione puntuale lotto per lotto e proprietà per proprietà delle aree, elementi utili ma che comporterebbero un aggiornamento continuo. “L’approccio utilizzato – ha sottolineato – è di tipo prescrittivo: il Pug definisce le strategie da attuarsi tramite le opere pubbliche in relazione agli interventi privati, prevedendo una percentuale di permeabilità e di alberature e siepi da inserire in base ai tessuti e alle funzioni insediabili, in caso di titoli diretti, e un contributo di sistema per accrescere reti e connessioni, in caso di titoli convenzionati e accordi operativi. Alla fase prescrittiva – ha continuato – dovrà seguire una fase di verifica e sanzioni, ma occorre lavorare sulla condivisione dell’urgenza ambientale e sulla valorizzazione delle buone pratiche”. Vandelli ha quindi precisato come il Pug sia un atto di pianificazione e non di programmazione, funzione demandata, invece, allo strumento integrativo del Piano del verde, anch’esso in fase di formazione.

In replica, il consigliere Giordani ha colto l’occasione per porre l’attenzione sulla copertura dei canali, su cui si è detto perplesso: “Capisco che non è facile fare attenzione a tutto, ma si dice che i canali devono essere preservati poi su via Morane ne è da poco stato chiuso un ampio tratto”.

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