22/11/2021

INTITOLAZIONE A STRADA E SARTI/2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Prima dell’approvazione della mozione sono intervenuti numerosi consiglieri

Sono numerosi i consiglieri intervenuti nel dibattito che ha preceduto l’approvazione dell’ordine del giorno per l’intitolazione di uno spazio o un bene pubblico della città a Gino Strada e a Teresa Sarti, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 18 novembre.

Giovanni Silingardi del M5s, primo firmatario della mozione, ha ricordato la figura di Strada e della moglie: “Non erano solo benefattori e filantropi, avevano idee chiare, radicali, forti, che non gli consentivano di scendere a compromessi ma sono stati portatori di un’idea di giustizia sociale e di contrasto alle disuguaglianze. Il Consiglio, con questa mozione, non si limita a riconoscerne i meriti ma afferma questi valori”.

Per Sinistra per Modena Federico Trianni ha sottolineato che le proposte di emendamento puntavano a “indirizzare al meglio un ordine del giorno già meritevole”, sostenendo “la proposta spontanea di un gruppo di cittadini modenesi: non dedicare l’ospedale di Baggiovara sarebbe un’occasione mancata”. Vincenzo Walter Stella si è detto concorde con le premesse di una mozione “che non abbiamo sottoscritto solo perché il dispositivo è troppo generico ed è già stato superato da quanto deciso. Non crediamo a una sanità di serie A e a una di serie B – ha proseguito – e non siamo pregiudizialmente contro l’intitolazione di una casa della salute, ma crediamo necessario aprire un confronto reale tra l’Amministrazione e i cittadini”.

Per il Pd, Lucia Connola ha confermato “l’importanza di intitolare un luogo o altro alla coppia rappresentano un reale esempio di cosa significa donare il proprio lavoro e la propria vita agli altri. Come Consiglio comunale, accogliamo e sosteniamo questa proposta di iniziativa popolare, ma la dedica di un sito o un luogo invece che un altro non deve essere vissuto come dare un minore o maggiore valore”. Tommaso Fasano ha sottolineato che “si sta perdendo un’occasione per parlare di quello che è il lascito su pace e sanità pubblica e il lavoro di Strada e Sarti. Emergency e il loro operato hanno rappresentato, nel tempo, qualcosa di importante. Forse nessuno mette più tanto in discussione il fatto di avere una sanità pubblica, ma anche in Emilia-Romagna si tratta di una sanità a prevalente componente pubblica”. Il consigliere ha aggiunto che “la richiesta della mozione è giusta e va sostenuta dal Consiglio, al di là del fatto che la Giunta si sia già mossa o meno”. Il capogruppo Antonio Carpentieri ha precisato che l’ordine del giorno volutamente lascia alla Giunta la valutazione di cosa dedicare a Strada e Sarti “nel rispetto dei tempi, dei percorsi e delle alternative a disposizione. Quando parliamo di persone cui fare una intitolazione – ha proseguito – non facciamo un processo di beatificazione né laica né religiosa, non analizziamo la vita dalla nascita alla morte ma si valuta cosa hanno rappresentato davvero, al di là delle loro posizioni specifiche. Se riteniamo che il loro messaggio di italianità portato nel mondo sia importante non fermiamoci sulle singole questioni”.

Per Antonio Baldini di Fratelli d’Italia – Il Popolo della famiglia la mozione è superata dalla richiesta inviata dalla Giunta all’Ausl con la proposta di intitolare a Strada e Sarti la Casa della salute che sarà realizzata in via Panni. “Intitolare una struttura a due persone per i meriti in campo sanitario e l’impegno nel salvare vite umane mi pare condivisibile – ha affermato il consigliere – meno invece dedicargli una piazza o una via. Strada è infatti un personaggio divisivo e non rappresentativo dell’intera comunità nazionale, almeno dal punto di vista politico”. Secondo Elisa Rossini, capogruppo, l’intitolazione di un bene pubblico o di una strada, è prematura. Forse – ha aggiunto – bisognerebbe prendere ad esempio la modalità in cui si muove la Chiesa quando deve riconoscere la santità delle persone: tempo, percorsi, studi che rendono anche più belli questi iter”.

Beatrice De Maio di Modena sociale ha sottolineato: “Spesso negli anni non mi sono ritrovata nelle stesse posizioni di Gino Strada, ma su una serie di temi, come la guerra in Afghanistan e la sanità per tutti, il mio pensiero era più simile al suo”. La consigliera ha inoltre ricordato che Emergency, l’associazione fondata da Strada, “ha aiutato anche durante la pandemia”.

Paola Aime di Europa Verde-Verdi “l’ordine del giorno vuole rendere onore a tutto il lavoro che Strada e la moglie hanno fatto in questi decenni per aiutare e salvare vite. La consigliera ha sottolineato come le case della salute siano un punto di riferimento territoriale dei cittadini per benessere e prevenzione e sono per noi espressione di un lavoro di eccellenza, non sono nate in contraddizione con gli ospedali o come loro parente povero”.

Giovanni Bertoldi di Lega Modena si è detto “perplesso” sulla mozione e contrario a dedicare a Strada e a Sarti un bene pubblico “perché non sono così legati a Modena, e comunque non in tempi così stretti. Strada – ha affermato – era un personaggio divisivo, contradditorio, demagogico e controverso, al di là delle sue opere per la sanità. Ha sicuramente fatto del bene, ma anche tante altre persone che lo hanno fatto senza essere sotto i riflettori”. Il consigliere ha quindi annunciato che “su questo tema il gruppo lascerà libertà di voto”. Barbara Moretti ha annunciato voto a favore della mozione e ha sottolineato “l’importanza della figura di Gino strada dal punto di vista sanitario, anche se meno da altri punti di vista. La consigliera si è detta concorde con Bertoldi rispetto ai tempi per una eventuale intitolazione: “Se non 10 anni si dovrebbe attendere almeno qualche anno, per fare valutazioni corrette; questa corsa mi pare frutto di una strumentalizzazione politica”.

In chiusura di dibattito, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha sottolineato la “correttezza della scelta del Consiglio di discutere questo ordine del giorno, che esprime un orientamento. So che qualcuno avrebbe voluto cambiare nome all’ospedale Sant’Agostino – ha aggiunto – ma bisogna salvaguardare aspetti importanti della storia della città. Penso che con questa intitolazione ci assumiamo una responsabilità nell’essere testimoni di valori”.

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