15/04/2021

DIFENSORE CIVICO, CONSULENZE ANCHE SUL SOSTEGNO ANTI-COVID

L’avvocata Roli ha presentato in Consiglio l’attività del 2020 (una trentina i casi trattati), introdotta da Guerra, docente Unimore. Poggi: “Promuovere l’authority con i cittadini”

Qualcuno ha chiamato per domandare se fosse permesso uscire di casa per comprare le mascherine o fare una passeggiata nei parchi, mentre qualcun altro ha chiesto informazioni sui percorsi per ottenere i ticket anti-Covid. E c’è chi ha segnalato il fastidio causatogli dal suono delle campane di una chiesa, come se il regime imposto dal lockdown (più o meno totale) abbia abituato al silenzio. Ha riguardato anche i temi legati al Coronavirus l’attività di consulenza ai cittadini effettuata nel 2020 dell’avvocata Patrizia Roli, difensore civico del Comune di Modena (in carica dal 2016, a seguito della convenzione con la Provincia per l’utilizzo congiunto del servizio), che durante l’emergenza sanitaria, oltre a chiarire i dubbi dei modenesi che avevano difficoltà a interpretare le disposizioni contenute nei decreti governativi e nelle ordinanze, ha dato risposte alle persone che chiedevano informazioni legate ai bisogni assistenziali emersi anche a seguito della pandemia. Le istanze dei cittadini contengono, infatti, come ha osservato l’avvocata Roli, “storie di percorsi sociali e di richieste di affitti agevolati e buoni spesa che fanno intendere il profondo disagio in cui vivono purtroppo ancora tante famiglie”.

La relazione sull’attività nel 2020 del difensore civico, la cui funzione principale è di garante dell’imparzialità e del buon andamento dell’amministrazione, ha aperto la seduta di oggi, giovedì 15 aprile, del Consiglio comunale. “Quello del difensore civico – ha commentato il presidente dell’Assemblea, Fabio Poggi – è un ruolo di particolare rilevanza per l’ente locale, nel rapporto con i cittadini, ed è quindi importante promuovere questo istituto presso la comunità”.

Il ruolo del difensore civico “come ponte tra i cittadini e l’ente locale” è stato al centro anche dell’intervento di Maria Paola Guerra, docente di diritto amministrativo di Unimore, che ha introdotto la relazione di Roli. La professoressa Guerra ha ripercorso la storia dell’istituto del difensore civico, nato negli anni Novanta “come simbolo della nuova concezione dei rapporti tra cittadini e amministrazione locale, per garantire da un lato la tutela da disfunzioni e abusi e dall’altro il buon andamento dell’azione amministrativa”. Quando una normativa nazionale “oscillante in tema di difesa civica”, portò a sopprimere il difensore civico comunale, Provincia e Comune di Modena ne hanno, invece, “presidiato la permanenza sul territorio con un ruolo di integrazione, di rappresentanza politica e di partecipazione”. La previsione, per statuto, della relazione annuale in Consiglio, ha sottolineato ancora Guerra, “conferma l’importanza assegnata a questo organo di garanzia, anche i fini del monitoraggio, da parte dell’ente locale, della propria azione amministrativa e delle relazioni con i cittadini”.

Nel 2020 sono stati una trentina di casi seguiti e protocollati dal difensore civico del Comune, in linea con le cifre degli anni passati. Al centro dei temi sollevati dai cittadini, le sanzioni amministrative (sei casi, per violazioni al Codice della strada e in materie urbanistica e dei rifiuti), le questioni legate alla viabilità (tre) e i servizi anagrafici, l’attività della polizia locale, le problematiche con Acer e Agenzia casa e l’applicazione dei tributi (due ciascuno). In più, si è registrato un aumento delle sollecitazioni di intervento per il rumore causato da alcune attività (quattro casi). Tutte le pratiche hanno portato a una risposta a voce o scritta; inoltre, come già lo scorso anno, numerose questioni presentate dai cittadini sono state trattate dall’authority in via informale, senza necessità di istruttoria, come è accaduto per le richieste di informazioni sulle ordinanze legate al Covid. Un’attività informale che, superando le competenze specifiche, ha però interpretato pienamente il ruolo di mediatore tra il territorio e la pubblica amministrazione proprio del difensore civico.

Nella relazione, l’avvocata Roli ha illustrato il principio che regola la sua azione: “Nella consapevolezza che il confronto con i vari uffici comunali è sempre positivo per entrambe le parti – cittadino e amministrazione – l’intento è quello di trovare una soluzione che prenda concretamente in considerazione gli interessi di tutte le parti e, per primi, quelli delle parti più deboli”, ha affermato.

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