23/04/2021

FONDERIE, “CONFERMA DELLA DISMISSIONE A GENNAIO 2022”

Ok all’odg di Pd e Verdi che invita a proseguire, anche con i cittadini, il percorso per la rigenerazione urbana dell’area. Respinta la mozione dei gruppi di minoranza

La conferma della chiusura delle attività di fonderia nello stabilimento di via Zarlati entro gennaio 2022, “come previsto dal Protocollo del 2019 e ribadito più volte dall’Amministrazione”, e l’invito a proseguire, anche col coinvolgimento dei cittadini, nella riflessione sulla rigenerazione urbana dell’area dove attualmente si trovano le Fonderie. È il contenuto dell’ordine del giorno sul trasferimento delle Fonderie cooperative presentato da Pd e Verdi e approvato dal Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 22 aprile, col voto a favore della maggioranza (oltre a Pd e Verdi, Sinistra per Modena e Modena civica). Il Movimento 5 stelle si è astenuto, mentre Lega Modena, Fratelli d’Italia - Popolo della famiglia e Forza Italia hanno votato in maniera contraria.

È stata respinta, invece, la mozione sullo stesso tema proposta dai gruppi di minoranza (Lega Modena, Fratelli d’Italia - Popolo della famiglia, Forza Italia e Movimento 5 stelle) e presentata dal capogruppo della Lega Alberto Bosi, che chiedeva all’Amministrazione di favorire il trasferimento delle attività delle Fonderie “entro la data di inaugurazione della Diagonale verde e comunque ben prima del 31 gennaio 2022”; di installare una centralina nelle vicinanze delle abitazioni a ridosso delle Fonderie “per documentare e monitorare la situazione delle emissioni”; di sollecitare un’indagine epidemiologica nell’area e di creare un “bosco urbano” funzionale anche alla Diagonale che attraverserà il quartiere, di cui il primo stralcio è in corso di realizzazione. La mozione ha ottenuto il voto contrario dei gruppi di maggioranza e quello favorevole dei gruppi di minoranza.

Illustrando il proprio ordine del giorno, il capogruppo Pd Antonio Carpentieri ha ricordato i diversi passaggi del percorso amministrativo e istituzionale per la dismissione dello stabilimento di via Zarlati e il trasferimento delle attività a partire dalla delibera approvata dal Consiglio nel marzo 2019 che ha stabilito il termine del 31 gennaio 2022, data di scadenza dell’Autorizzazione integrata ambientale, oltre alle diverse mozioni sui temi ambientali e occupazionali collegati alle Fonderie discusse negli ultimi anni.

Il documento richiama, inoltre, i tavoli tecnici (formati da impresa, Comune, Arpae e Ausl) sulla sperimentazione tecnologica per abbattere le emissioni odorigene e le numerose campagne di monitoraggio della qualità dell’aria nei dintorni dello stabilimento effettuate periodicamente, anche nel corso del 2020 e del 2021, da Arpae, “dalle quali emerge che i valori degli inquinanti nelle emissioni sono sempre stati al di sotto dei limiti previsti dalla legge”.

Nella mozione si sottolineano anche il tema rigenerazione urbana, “nella cui progettazione sono stati coinvolti gli stakeholder del quartiere Madonnina”, e quello del confronto con i residenti in zona, a cui è “necessario non solo dare risposte certe sul percorso in atto, ma pure prospettive future sulle scelte urbanistiche riferite alla zona ovest della città”, contemperando “gli obiettivi ambientali con la tutela dell’occupazione, che deve essere assicurata come è stato fatto finora dal Comune”.

L’ordine del giorno, quindi, oltre a sollecitare l’importanza di concludere il percorso verso la chiusura delle Fonderie, “confermando gli atti già assunti dall’Amministrazione”, invita anche a sviluppare gli approfondimenti tecnico-politici sul futuro del quartiere Madonnina, “utilizzando il canale preferenziale della cornice del Piano urbanistico generale (Pug) e delle relative scelte strategiche, a partire dalle premialità economiche per interventi di bonifica”, approfittandone inoltre per “portare a termine le opere pubbliche legate alla mobilità sostenibile, come la Diagonale”.

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