11/06/2021

ATTIVITÀ RUMOROSE / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi dei consiglieri comunali prima dell’approvazione della delibera e dell’ordine del giorno collegato

La delibera sul regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose temporanee e l’ordine del giorno collegato sul divieto di esplosione dei petardi, approvati nella seduta del 10 giugno del Consiglio comunale di Modena, sono stati preceduti dall’intervento di diversi consiglieri.

Nel suo intervento, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) si è concentrata sui rumori notturni causati dalla movida in centro storico, “che ha una frequenza significativa”: in particolare ha domandato se i rumori connessi alla movida debbano essere considerati solo una manifestazione temporanea o se invece “debbano rientrare nel Piano comunale di risanamento acustico, che peraltro risale a vent’anni fa”.

Per il Pd, Lucia Connola ha sottolineato che il regolamento “ha ricadute positive sulla qualità della vita dei modenesi, oltre a dare agli esercizi commerciali gli strumenti per lavorare nel rispetto delle regole”. La consigliera ha sollecitato “una campagna di sensibilizzazione per i cittadini”. Per Stefano Manicardi il regolamento bilancia “le esigenze di chi deve lavorare, e quindi può produrre rumori, con quelle di chi deve esserne tutelato”. Il consigliere ha sottolineato che il documento interviene su tutte le zone della città, non solo quelle a maggior densità abitativa ma “anche quelle rurali, dove le possibili criticità sono differenti”. Mara Bergonzoni si è concentrata soprattutto sulla questione dei fuochi d’artificio: spiegando che “le persone non sono abituate ad avvisare i vicini di casa quando intendono svolgere questa attività”, ha sollecitato “una regolarizzazione dei comportamenti permessi, limitando quanto possibile i rischi per le persone e gli animali”. Anche Antonio Carpentieri è intervenuto sul tema dei petardi “che merita di essere approfondito in Commissione consiliare, come specificato dalla mozione”.

 “Il regolamento è un’occasione mancata”, ha affermato Enrica Manenti (Movimento 5 stelle), secondo cui le valutazioni alla base del documento “non scaturiscono da un ragionamento sul benessere dei cittadini, ma da scelte urbanistiche”. In particolare, il regolamento, recependo la normativa regionale, “comprende qualche allargamento di maglie che non ci trova d’accordo, si sarebbe potuto favorire maggiormente la quiete”.

“Formare le forze dell’ordine affinché possano accertare i superamenti dei limiti sul rumore” è il suggerimento di Giovanni Bertoldi (Lega Modena), spiegando che “oggi l’unica istituzione che può effettuare verifiche è Arpa”. Il consigliere ha anche messo l’accento “sui comizi in piazza Grande: deve essere garantita la possibilità di poterli organizzare, nel regolamento si equiparano alle feste di partito ma non è la stessa cosa”.

Anche Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) è intervenuto sul tema dei controlli: “Sono poco efficaci – ha precisato – perché le forze dell’ordine non hanno gli strumenti adeguati. E i cittadini faticano a capire perché le verifiche risultano infruttuose”. Il consigliere ha suggerito anche l’attivazione di “una campagna di rilevamento nei luoghi in cui ci sono maggiori sforamenti dei limiti sul rumore”.

Dopo aver osservato che “il regolamento interviene sul benessere perché disciplina un danno, quello legato all’inquinamento acustico, pressoché permanente”, Paola Aime (Verdi) ha sottolineato che la mozione mira a promuovere maggiore tutela per animali di affezione come cani e gatti: “È una forma di rispetto verso di loro, che soffrono a causa dei petardi, ma anche per le persone, per esempio gli anziani”.

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