04/06/2021

MUSEO CIVICO, FAVOLE PER BAMBINI E VISITA GUIDATA

Sabato 5 giugno, alle 17 e alle 18, proseguono le letture animate di “Che favola di museo!”. Domenica 6 giugno, alle 16.30, alla scoperta della mostra “Primordi”

Al Museo civico tornano gli appuntamenti del fine settimana con le letture animate per bambini e la visita guidata alla mostra “Primordi”.

Sabato 5 giugno, in due repliche alle 17 e alle 18, al Lapidario romano (al piano terra di Palazzo dei Musei, in largo Sant’Agostino) prosegue, infatti, “Che favola di museo!”, le letture ispirate al mondo del collezionismo per raccontare ai bambini segreti, curiosità, avventure ed emozioni legate al mondo museale. Protagonista del nuovo appuntamento, consigliato per bambini dai 4 agli 8 anni, è il libro “Kubbe fa un museo”, scritto e illustrato dal tratto delicato della giovane autrice norvegese Ashild Kanstad Johnsen (Electa Kids). Un albo che rende partecipi i giovani lettori del complesso lavoro che sta dietro l’allestimento di una esposizione, facendo emergere una pluralità di temi: dal valore simbolico e affettivo di semplici reperti o manufatti, cari tanto ai bambini quanto agli adulti, al piacere della condivisione delle proprie passioni sino al significato profondo della creatività.

Al termine dell’incontro verrà consegnata ai bambini una piccola merenda, accompagnata da una sorpresa e da tanti consigli di lettura per ragazzi a cura della Biblioteca Delfini.

L’ingresso è gratuito ma è obbligatorio prenotarsi sulla piattaforma Eventbrite.it (www.eventbrite.it/e/biglietti-copia-di-che-favola-di-museo-156485376975).

Domenica 6 giugno, alle 16.30, nuova visita guidata, su prenotazione, alla mostra “Primordi” dedicata alla riscoperta della collezione ottocentesca del Paleolitico francese. Con un progetto di studio e valorizzazione della raccolta conservata nei depositi, curato in collaborazione con l’Università di Ferrara, il Museo allestisce in una parte della sala dedicata all’archeologia, una esposizione originale, in cui si dimensione ottocentesca e contemporanea si coniugano.

Il titolo “Primordi” evoca molteplici richiami alle origini: le origini dell’uomo, le origini della Preistoria come disciplina scientifica, le origini di musei, come quello di Modena, la cui fondazione ricevette un impulso fondamentale proprio dai dibattiti sulla più remota antichità. L’allestimento coniuga dimensione ottocentesca e contemporanea, intrecciando a una grande vetrina ispirata all’arredo originario di fine Ottocento, video, apparati multimediali, installazioni e “Human bush”, la mostra dell’artista modenese Alice Padovani, ispirata alle più recenti teorie sull’evoluzione umana, concepita non più come una linea ma piuttosto un complesso “cespuglio” (bush) in cui esistono rami evolutivi paralleli, linee evolutive morte, migrazioni di specie che in continenti diversi si evolvono in modo diverso contemporaneamente.

La mostra mira proprio a stigmatizzare alcuni degli stereotipi radicati sulla preistoria e lo fa con un video divertente che presenta spezzoni di film e cartoon a cui ci siamo ormai assuefatti. Completano la mostra video, apparati multimediali e installazioni dedicati a quell’insieme di gesti tecnologici che per centinaia di migliaia di anni hanno accompagnato la produzione di un “bifacciale” (più noto con il nome “amigdala”, ormai in disuso presso gli scienziati). Una postazione attrezzata consente al pubblico di sperimentare in sicurezza le proprietà taglienti della selce.

La visita è gratuita con prenotazione obbligatoria, per telefono (059 203 3125) o scrivendo al Museo (palazzo.musei@comune.modena.it).

Sabato e domenica le sale del Museo Civico, al terzo piano di palazzo dei Musei, sono aperte con orario continuato dalle 11 alle 18. La prenotazione rimane consigliata poiché l’accesso è consentito a dieci visitatori ogni mezz’ora per garantire il corretto distanziamento, con mascherina.

Al piano terra del palazzo, sono accessibili anche la Gipsoteca Giuseppe Graziosi, negli stessi orari delle sale del Museo Civico e con le medesime modalità, e il lapidario Romano. Per informazioni www.museocivicomodena.it

 

Azioni sul documento