24/06/2022

CONSIGLIO, SEDUTE DELLE COMMISSIONI ANCHE DA REMOTO

Approvata all’unanimità la delibera sulla modifica del Regolamento dell’Assemblea comunale che riguarda gli organismi Risorse”, “Servizi” e “Seta”

Le sedute di tre delle cinque delle commissioni consiliari del Comune di Modena, “Risorse”, “Servizi” e “Seta”, si potranno svolgere in modalità “mista”, prevedendo quindi per i consiglieri la possibilità di partecipare ai lavori anche da remoto in video-conferenza, come è accaduto nell’ultimo biennio caratterizzato dall’emergenza sanitaria. Il Consiglio comunale ha approvato infatti all’unanimità, nella seduta di giovedì 23 giugno, la delibera che, dopo aver recepito un emendamento tecnico, modifica il Regolamento del Consiglio introducendo, appunto, la modalità telematica come strumento operativo per lo svolgimento delle sedute delle tre commissioni interessate dal provvedimento. Mentre proseguono gli approfondimenti sul percorso parallelo che riguarda i lavori del Consiglio comunale.

Presentando la delibera in aula, il presidente dell’Assemblea Fabio Poggi ha ricordato l’ordine del giorno votato lo scorso aprile dal Consiglio comunale proprio su questo tema: con la mozione, approvata in maniera unanime, si invitava la commissione Affari istituzionali, competente in materia, ad aggiornare il Regolamento dell’Assemblea. Il 31 marzo, terminata la fase di emergenza sanitaria nazionale, erano infatti venuti meno i presupposti normativi che due anni prima, dal 26 marzo 2020, avevano consentito di svolgere le sedute del Consiglio e delle commissioni consiliari con un’organizzazione più “smart”. Con l’obiettivo di contribuire a limitare i rischi di diffusione del virus, infatti, l’Amministrazione aveva attivato una piattaforma software attraverso cui i consiglieri si potevano connettere alle sedute attraverso video-chiamate, equiparando perciò queste partecipazioni in “digitale” a quelle di coloro che avevano scelto di essere in presenza nella sala consiliare in Municipio.

Alla luce di queste premesse, e tenendo conto dei riferimenti normativi più recenti, la mozione aveva permesso di avviare il percorso amministrativo che è scaturito nell’introduzione di un nuovo articolo, il 20bis, nel Regolamento del Consiglio comunale. L’aggiornamento del documento istituisce appunto i percorsi per lo svolgimento in modalità “mista” delle sedute di tre commissioni, appunto gli organismi Risorse (presieduto da Marco Forghieri), Servizi (Tommaso Fasano) e Seta (Vincenzo Walter Stella), sempre assicurando, però, il rispetto “dei criteri di trasparenza e tracciabilità, identificabilità con certezza dei partecipanti, sicurezza e protezione dei dati personali, pubblicità delle sedute e regolare svolgimento delle stesse”, come sottolinea la delibera. I presidenti di queste tre commissioni dovranno comunque partecipare alle sedute in presenza, cioè in aula; tuttavia, in caso di dichiarato stato di emergenza o forza maggiore “le commissioni potranno svolgersi interamente in videocollegamento da remoto”.

Dovranno riunirsi sempre in presenza, invece, le altre due commissioni consiliari, ovvero Controllo e garanzia (Giovanni Silingardi) e Affari istituzionali (Stefano Manicardi).

Aprendo il dibattito prima del voto, per il Pd Stefano Manicardi ha sottolineato che la delibera contempera l’esigenza “di incontrarsi per discutere i temi delle commissioni” e la necessità di “ragionare su strumenti e modalità ‘nuovi’ per condurre le attività legate al Consiglio comunale”. Significativo pure il fatto che “la scelta di oggi avrà un valore anche per le prossime legislature”. Antonio Carpentieri ha messo l’accento “sulla velocità con cui, in poche settimane, si è sviluppato l’iter amministrativo consiliare che ha portato all’adozione di questa nuova modalità di svolgimento delle sedute delle commissioni”. Il prossimo passo è “valutare se ci sono le condizioni per utilizzare questi strumenti anche per i lavori del Consiglio comunale”.

Dopo aver precisato che la modalità di partecipazione da remoto “deve essere adottata con intelligenza e criterio”, Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha auspicato che la piattaforma informatica che ospiterà le sedute sia “stabile nella connessione, ma anche nei percorsi di condivisione dei documenti. È già accaduto che non si riesca a dialogare in maniera fluida e limpida e questo va a discapito dello svolgimento dei lavori”.

Con questa delibera “si è fatto un passo decisivo verso la modernità”, ha affermato Giovanni Bertoldi (Lega Modena), dicendosi “a favore” della modifica del Regolamento, anche nell’ottica del Consiglio. Alla luce dell’evoluzione della pandemia, il consigliere ha sottolineato il valore della partecipazione “mista” alle sedute, precisando comunque che lo svolgimento dei lavori in presenza “è la modalità migliore”.

Nel dibattito è intervenuto anche il presidente del Consiglio Fabio Poggi. “La piattaforma su cui si svolgono le sedute viene continuamente sottoposta a verifiche – e, a maggior ragione ora che sta per andare a regime, si procederà a ottimizzarla. A ogni modo, il limite dell’indeterminatezza dei problemi ci potrà sempre accompagnare approvando questo regolamento: le criticità tecniche che possono emergere sono di diverso tipo e non sempre preventivabili”.

Azioni sul documento