29/07/2022

“VALORIZZARE IL PATRIMONIO LIRICO MODENESE”, OK A ODG

Valutando un percorso per arrivare a un Museo della lirica e studiando uno spazio espositivo dedicato a Mirella Freni. Consiglio unanime sulla mozione di Aime (Verdi)

Avviare un percorso per valorizzare “l’impareggiabile patrimonio musicale di Modena”, che ha avuto nel campo della musica lirica più professionisti di fama mondiale, anche considerando la possibilità di realizzare un Museo della lirica. È l’invito contenuto nell’ordine del giorno presentato da Paola Aime (Europa verde-Verdi) e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 25 luglio. L’ordine del giorno dedica, inoltre, particolare attenzione alla figura di Mirella Freni e al patrimonio “di grande valore storico e culturale” che ha lasciato, materiale che, “una volta catalogato, può rivestire un interesse espositivo poiché rappresenta uno spaccato del mondo musicale e del costume del secolo scorso”, e chiede di valorizzare questa ricchezza modenese e di impegnarsi affinché non vada dispersa, valutando “l’apertura di uno spazio espositivo con fini culturali e didattici dedicato all’artista”.

Nel presentare il documento, la consigliera Aime ha ricordato la doppia intitolazione del Teatro Comunale di Modena a Luciano Pavarotti e a Mirella Freni, “con la quale si è degnamente reso il giusto omaggio a un’indiscussa protagonista della lirica italiana e internazionale”, e ha sottolineato come “la sua presenza in città abbia contribuito a fare di Modena un punto di riferimento imprescindibile per l’opera e la sua tradizione”, mettendo in evidenza, quindi, l’importanza che il patrimonio che documenta la sua carriera “resti a Modena”.

Intervenendo nel dibattito, Ilaria Franchini (Pd) ha messo in evidenza l’impegno della città nel ricordare Pavarotti e Freni, che si concretizza anche nelle scuole di canto “sulle quali è importante continuare a investire perché danno ai giovani la possibilità di raccogliere il testimone di questi due grandi artisti. Valorizzare il patrimonio, anche materiale, che hanno lasciato è un modo per investire sempre più nei giovani e nella cultura”. Per Alberto Bignardi “è positivo qualunque intervento volto alla diffusione della nostra musica, amata in tutto il mondo e che diventa un biglietto da visita di alto livello per la città. Valorizzare Modena come città del Bel canto, con il patrimonio di Freni – ha aggiunto – è un gesto dovuto che entusiasmerà anche tutti gli artisti che lavorano in questo ambito e lo amano”. Per Federica Di Padova, la musica “è parte della storia e dell’identità culturale di Modena. È quindi interessante la proposta di un museo che, più che su una figura, dovrebbe incentrarsi su tutto il patrimonio musicale modenese, lirico ma non solo. Un lavoro di valorizzazione che si inserisca nel solco di quanto è già stato fatto e che punti a mettere Modena in rete con altre città con grandi tradizioni musicali, come Parma”.

Intervenendo a conclusione del dibattito, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha ricordato “l’impegno per continuare a valorizzare Mirella Freni, come abbiamo fatto finora anche con la dedica del Teatro Comunale e con le diverse iniziative programmate nell'ambito del protocollo del Belcanto, così come viene fatto anche per Luciano Pavarotti, il cui museo privato è inserito nei circuiti turistici e nel sistema di promozione”. Il sindaco ha quindi aggiunto che è già in corso “una riflessione per trovare il modo migliore per valorizzare questa nostra straordinaria storia della lirica con i confronti già iniziati con il Teatro, con la famiglia, che ovviamente deve dare il suo consenso, e con tutti i soggetti coinvolti per individuare un progetto che abbia una prospettiva”.

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