05/10/2023

ERS NONANTOLANA, INIZIATE LE DEMOLIZIONI DELL’ULTIMO EDIFICIO

Lo ha comunicato l’assessora Vandelli rispondendo all’interrogazione del consigliere Giordani (M5s) sui costi della palazzina in costruzione e dell’Ers all’ex Consorzio Agrario

Hanno preso il via le demolizioni dell’ultimo edificio vetusto ancora presente nel comparto di via Nonantolana, dove verrà realizzata una doppia palazzina da 48 alloggi di Edilizia residenziale sociale (Ers) finanziato con il Programma innovativo nazionale qualità dell’abitare (Pinqua) nell’ambito del Pnrr.

Lo ha comunicato l’assessora all’Urbanistica e alle Politiche abitative Anna Maria Vandelli, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 5 ottobre, rispondendo all’interrogazione del M5s, illustrata da Andrea Giordani, sugli alloggi di Edilizia residenziale sociale di via Nonantolana e dell’ex Consorzio Agrario previsti nell’ambito del Pinqua. Il consigliere ha chiesto conferma della differenza di costo di realizzazione degli appartamenti nei due comparti e ha domandato da cosa è dovuta e se avrà ricadute sui cittadini con requisiti per accedere a questo tipo di edilizia sociale. Giordani ha inoltre chiesto se è confermata e vincolante la destinazione di 15 alloggi al progetto Foyer Giovani e di altri 15 alloggi alle Forze dell’Ordine nel Comparto dell’ex Consorzio Agrario, “se è stata fatta una analisi delle necessità di alloggi per i prossimi anni” e “quali altre iniziative sono previste nel breve e medio termine relative a Erp e Ers”.

L’assessora ha spiegato che gli importi dei due interventi – Nonantolana ed ex Consorzio Agrario – sono differenti, “così come differenti sono i progetti e i contesti. La differenza di costo per singolo alloggio dei due interventi – ha proseguito – ossia 291.000 per via Canaletto e 215.000 per via Nonantolana, è giustificata dalla differente tipologia edilizia (una doppia palazzina in linea con 48 alloggi in via Nonantolana e due palazzine da 15 alloggi all’ex Consorzio Agrario), dalla differente dimensione degli alloggi (poco più di 60 metri quadrati di superficie media per gli alloggi di via Nonantolana e di 70 metri quadrati per quelli dell’ex Consorzio Agrario) e dalla maggiore incidenza degli Spazi integrativi per l'abitare (Sia) in quest’ultimo intervento, soprattutto per la palazzina sul Foyer giovani. I costi complessivi dei due interventi, infatti, sulla base del prezziario regionale del 2022, a seguito del bando e del ribasso di gara, sono rispettivamente di 10 milioni 329 euro per via Nonantolana e di 8 milioni 743 euro per l’ex Consorzio Agrario”. Vandelli ha però precisato che “la differenza di costi non inciderà sui canoni di locazione degli alloggi Ers, che sono calcolati sulla base degli accordi territoriali vigenti”.

La qualificazione dell’intervento come Ers, ha poi spiegato l’assessora, assegna all’area la specifica destinazione di patrimonio pubblico quindi l’alienazione totale o parziale degli alloggi è limitata e, nel caso, è previsto un passaggio di approvazione in Consiglio comunale.

Rispetto alla necessità di alloggi nei prossimi anni, l’assessora ha quindi ricordato che, “tra i primi atti per la formazione del Piano urbanistico generale (Pug) vi è lo studio sugli scenari demografici che ci consegna una crescita della domanda di alloggi legata alla riduzione del numero di componenti dei nuclei familiari, all’uscita di casa di giovani, alla presenza di studenti e di lavoratori provenienti da altri territori e al turismo. La legge regionale – ha proseguito – stabilisce che ci debba essere una quota di Ers per tutti gli interventi, compresi i progetti di rigenerazione, compresi tra i progetti complessi, e la pianificazione territoriale e urbanistica, con l’entrata in vigore del Pug, concorre alla realizzazione delle politiche pubbliche per la casa dirette a soddisfare il fabbisogno di alloggi per le famiglie che hanno difficoltà ad accedere ad alloggi a prezzi di mercato”.

Intervenendo per il Pd dopo la trasformazione in interpellanza, Stefano Manicardi ha sottolineato “l’impegno dell’Amministrazione comunale nel corso degli anni per aumentare la disponibilità di alloggi”. È comunque necessario, ha aggiunto, “aumentare lo sforzo, affinché siano sempre più strutturate le possibilità che i comuni, come il nostro, possono cogliere; occorre creare quindi un piano nazionale per le politiche dell'abitare. Lo chiedono i cittadini e gli enti locali che devono fronteggiare questa situazione”.

In replica, il consigliere Giordani ha invitato l’Amministrazione a sviluppare “un controllo assiduo sui cantieri in corso perché molte opere non vengono completate nei tempi previsti ma più lunghi, come nel caso degli interventi in via del Mercato e in via Forghieri”. I tempi di consegna previsti “devono essere rispettati – ha aggiunto – soprattutto per gli interventi di carattere sociale”.

In chiusura di dibattito l’assessora ha evidenziato la necessità “di andare a richiedere davvero un piano straordinario per le politiche abitative: l'aumento della povertà ci consegna un quadro di prospettiva dove le famiglie faranno fatiche ad accedere all'acquisto rispetto al passato, ma anche a pagare i canoni a mercato. Su questi temi porteremo un dibattito in Consiglio attraverso un documento che darà attuazione delle indicazioni presenti nel Pug rispetto alle politiche Ers e che sarà occasione di confronto sulle difficoltà del settore.

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