26/10/2023

VERSO UNA COMUNITÀ ENERGETICA NEL QUARTIERE SACCA

Vandelli ha risposto all’interrogazione di Stella (Sinistra per Modena). Il progetto verrà illustrato in commissione consiliare. Nel frattempo, avviati i lavori del polo Conad

Lo studio definitivo per la costituzione una comunità energetica nell’area del quartiere Sacca a Modena verrà presentato tra un paio di settimane e verrà illustrato in commissione consiliare. Nel frattempo, come previsto, è iniziato il cantiere del progetto di rigenerazione dell’area industriale ex Civ & Civ, con il riassetto del comparto tra via Canaletto, viale Finzi e la tangenziale nord attraverso la realizzazione di una moderna struttura per la logistica in ampliamento rispetto all’attuale stabilimento Conad Nord Ovest. I primi interventi riguardano la realizzazione delle barriere.

Lo ha comunicato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella seduta del Consiglio comunale di oggi, giovedì 26 ottobre, rispondendo all’interrogazione di Sinistra per Modena illustrata da Vincenzo Walter Stella, sullo studio per la realizzazione di una comunità energetica correlata alla nuova struttura logistica di Conad nel rione di via Europa. Il consigliere, ricordando che il Gruppo consiliare Sinistra per Modena aveva depositato alcune osservazioni durante il periodo di pubblicazione del progetto, tra cui una che chiedeva appunto la creazione di una Comunità energetica, ha chiesto se e quando è stato rilasciato il titolo edilizio al soggetto proponente, se l’Amministrazione gli ha comunicato di attivarsi per redigere uno studio di fattibilità per la creazione della comunità energetica entro tre mesi dal rilascio del titolo edilizio e se, prima della scadenza, la società lo abbia consegnato. Stella ha inoltre domandato se sono stati contattati o si prevede di contattare anche i cittadini residenti nel rione di via Europa, in quanto soggetti che possono essere parte attiva per la realizzazione della Comunità energetica, e se è possibile organizzare un momento in cui lo studio venga illustrato al Consiglio comunale, ad esempio in Commissione.

L’assessora ha spiegato che la prescrizione che prevede la realizzazione di uno studio di fattibilità per una Comunità energetica è stata introdotta nella Convenzione e che da subito la società Imco si è attivata per affidarne l’incarico. Il Permesso di costruire è stato sottoscritto il 12 luglio, ed entro il termine di tre mesi è stata presentata la prima relazione “da affinare, come da prassi, di concerto con gli uffici comunali i quali, a causa di difficoltà organizzative, hanno potuto programmare l’incontro solo per il 20 ottobre: sono state richieste integrazioni e individuati gli approfondimenti da effettuare per arrivare al deposito del testo definitivo che sarà presto illustrato in commissione”.

Proprio su iniziativa dell’azienda, ha spiegato Vandelli, si è approfondito il coinvolgimento dei privati nel progetto valutandone il ruolo: finanziatori, fruitori, gestori, soci. “Si sta lavorando a un modello - ha affermato Vandelli - che faccia della solidarietà e del contrasto alla povertà energetica uno degli elementi qualificanti, ad esempio attraverso il riuso degli introiti per stimolare ulteriori interventi di riqualificazione energetica del patrimonio, a partire dall’Erp. Il tema della partecipazione dei privati alla costituzione di comunità energetiche – ha aggiunto – rientra anche tra gli elementi della valutazione del beneficio pubblico in sede di Pug”. L’assessora ha poi evidenziato che, a differenza della normativa per i campi fotovoltaici, quella sulle comunità energetiche è ancora incompleta e non sono molto chiare le responsabilità e i costi di gestione.

L’assessora ha concluso ricordando che il settore Ambiente del Comune sta lavorando per sviluppare percorsi di realizzazione delle comunità energetiche anche con altre azioni: l’adesione al bando della Regione per il sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche, l’approvazione dello schema di protocollo tra Comune e diverse associazioni, enti e imprese per attivare sul territorio iniziative di contrasto alla povertà energetica anche attraverso le Comunità energetiche e la candidatura al programma regionale FESR 2021-2027 con il progetto "Laboratorio territoriale di energia condivisa e transition days: Azioni sistemiche per la transizione energetica".

Aprendo il dibattito per il Movimento 5 stelle, dopo la trasformazione in interpellanza, Barbara Moretti ha affermato che “il modello delle comunità energetiche è virtuoso e l’Amministrazione deve favorire questi percorsi anche in altre zone della città”. Il progetto per il quartiere Sacca “è particolarmente condivisibile in relazione alla zona in cui dovrebbe essere realizzato: sposa, infatti, le esigenze di rigenerazione con l’obiettivo di una maggiore sostenibilità ambientale, pure pensando alle nuove generazioni”. Ampliando la riflessione a livello nazionale, Giovanni Silingardi ha sottolineato “il ritardo dell’Esecutivo sulla pubblicazione dei decreti attuativi che regolano la realizzazione delle comunità energetiche. Stiamo aspettando da gennaio”. Intanto, è positivo che “venga sviluppato lo studio di fattibilità sulla comunità energetica alla Sacca. Ci riserviamo, comunque, di esprimere un giudizio dopo aver valutato i benefici che scaturiranno per la città e la comunità”.

“Una comunità energetica alla Sacca - ha rilevato Paola Aime (Europa verde – Verdi) - rappresenterebbe un elemento di sostenibilità importante e innovativo nell’ambito di un progetto sul territorio che, sebbene rivisitato, presenta criticità ambientali e sul fronte della qualità della vita dei residenti nel quartiere”. La consigliera ha invocato un cambio di visione a livello nazionale “perché continuano a essere realizzati progetti poco sostenibili, legati, per esempio, alle fonti fossili”.

In replica, il consigliere Stella ha espresso soddisfazione “per le tempistiche, annunciate dall’assessora, legate allo studio di fattibilità e alla realizzazione della Comunità energetica alla Sacca”. Auspicando “un coinvolgimento dei cittadini già dalla fase di condivisione del progetto”, il consigliere ha fatto presente che “una comunità energetica nel rione di via Europa costituirebbe un’ottima opportunità per tutti, dai residenti alle istituzioni passando per le imprese”.

In chiusura di dibattito, l’assessora Vandelli, dopo aver ricordato “i rilevanti interventi di riqualificazione che da alcuni anni stanno interessando l’Area nord”, ha spiegato che uno dei principali valori dalla comunità energetica “è rappresentato dal fatto che riguarda tutto il territorio. Non a caso l’input è partito a seguito dell’intervento di un’impresa per allargarsi poi al quartiere e alla comunità”. D’altronde, ha aggiunto, “quella della maggiore sostenibilità energetica è una sfida che riguarda tutti, nessuno escluso, e su cui anche il Comune è al lavoro con impegno”.

 

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