20/11/2023

BILANCIO / 2 – STOP A TASSE E TARIFFE; LOTTA ALL’EVASIONE

Nessun aumento, ma benefici economici per 3 milioni di euro. Accertamenti per oltre 15 milioni di euro, soprattutto da Imu e Tari. Cavazza: “Serve equità”

Tasse, rette e tariffe nonostante l’inflazione rimangono invariate nella proposta di Bilancio del Comune di Modena, anche per la Tari l’obiettivo è quello di lasciarla sugli stessi valori fermi dal 2017. Anzi, la manovra finanziaria consentirà benefici economici per circa 3 milioni di euro per famiglie e imprese.

Lo ha spiegato l’assessore al Bilancio Gian Pietro Cavazza stimando in un milione di euro il risparmio sulle tariffe dei servizi a domanda individuale, rispetto all’aumento dei costi di cui si farà carico il Comune, mentre un milione e 300 mila euro è la cifra delle minori entrate dovute alla rimodulazione degli scaglioni Irpef decisa dal Governo, senza prevedere rimborsi per gli Enti locali: accorpando i primi due scaglioni (fino a 28 mila euro) l’aliquota dell’addizionale comunale dello 0,5 prevista per il primo scaglione (oggi fino ai 15 mila euro) verrà attribuita anche a chi oggi paga lo 0,64 e ciò determinerà una riduzione dell’imposta anche per gli scaglioni superiori.

Altri benefici economici arriveranno in base ad alcune novità sull’Imu (complessivamente 400 mila euro) e con la conferma del bonus rifiuti per la Tari (500 mila euro) che però vede un ampliamento della platea degli aventi diritto che passano da 1.599 a 3.924 con l’innalzamento del limite Isee a 9.530 euro.

Continua anche l’impegno nella lotta all’evasione che nel 2023 ha consentito di recuperare 2,5 milioni in più dell’anno precedente con accertamenti per 15 milioni e 600 mila euro, la stessa cifra che si prevede per il 2024, soprattutto da Imu e Tari. Sottolineando le ragioni di equità di questo impegno, Cavazza ha spiegato che l’attività di controllo si sviluppa prima di tutto affiancando i cittadini/contribuenti negli adempimenti consentendo così di regolarizzare spontaneamente eventuali violazioni con l’istituto del ravvedimento operoso.

Nel frattempo, il Comune riduce il costo degli affitti passivi con un Piano sedi che prevede di lasciare la sede di via Galaverna entro dicembre (oltre 510 mila euro all’anno di canone risparmiato) per concentrare gli uffici in via Santi e nel Palazzo municipale dove si stanno ultimando gli interventi di riqualificazione di alcune aree del terzo piano.

Anche in questo Bilancio il Comune non utilizzerà le entrate da oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per la spesa corrente, ma saranno destinate esclusivamente agli investimenti pubblici e alle manutenzioni straordinarie, “interventi particolarmente importanti in funzione anticiclica – ha spiegato Cavazza - per superare le fasi di recessione economica”.

Il vice sindaco Cavazza ha concluso evidenziando alcune contraddizioni nelle scelte di politica nazionale caratterizzate da “allarmante iniquità” che influenzano anche il bilancio comunale: la mancata applicazione della web tax, almeno a livello europeo; le spese per gli armamenti (“qual è la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei finanziamenti pubblici?”); la riduzione del numero degli scaglioni nella definizione dell’Irpef; l’eliminazione nel calcolo dell’Isee del patrimonio mobiliare per cui chi è più ricco perché possiede molti titoli di Stato potrà passare davanti a chi è più povero in tanti servizi, come le liste per l’accesso alle residenze protette, pagherà una tariffa più bassa per la mensa scolastica, la sanità, gli asili nido.

“Sul fronte dell’equità e delle paure che le ingiustizie innescano inevitabilmente nelle persone e nelle comunità, c’è ancora molto da fare – ha affermato Cavazza - e ce n’è per tutti. Ma soprattutto gli interventi a favore di salute, istruzione, crescita demografica, ambiente, casa, stranieri e che agiscono sulle cause di povertà e disuguaglianze andrebbero affrontati fuori dal perimetro della competizione elettoralistica, pena la loro efficacia”.

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