27/11/2023

DISAGIO GIOVANILE, UN CONFRONTO SU PROBLEMI E SOLUZIONI

Mercoledì 29 novembre alla Tenda l’incontro in cui vengono illustrate anche le opinioni dei ragazzi. Assessore Bortolamasi: “Nuovi strumenti per rispondere ai bisogni e coinvolgere i giovani”

Come nascono le situazioni di criticità all’interno dei fenomeni di aggregazione giovanile? Come favorire il valore della legalità tra le fasce più giovani della popolazione? Quali sono i soggetti pubblici e privati che possono sviluppare sinergie per contrastare situazioni di disagio? Perché la definizione di “baby gang” non è corretta? Sono solo alcuni dei temi al centro dell’appuntamento di mercoledì 29 novembre alla Tenda di viale Kosica, a Modena, dove viene sviluppato un approfondimento territoriale della ricerca “Bande giovanili di strada in Emilia-Romagna tra marginalità, devianza e insicurezza urbana”; l’indagine di respiro regionale analizza i comportamenti giovanili di gruppo negli spazi pubblici offrendo approfondimenti di tipo qualitativo anche sul contesto modenese e delineando possibili linee di lavoro per creare un sistema di governance e di azioni significative per affrontare i diversi aspetti del disagio giovanile.

Durante l’iniziativa, inoltre, vengono illustrati i risultati di un questionario con cui nelle settimane scorse sono state rilevate le opinioni e le percezioni di circa 300 giovani modenesi sul fenomeno; il sondaggio, di carattere anonimo, è stato somministrato da operatori del servizio di educativa di strada col supporto di una psicologa, in contesti informali e centri di aggregazione.

L’appuntamento rappresenta “un momento di valore per la nostra comunità – commenta l’assessore alle Politiche giovanili Andrea Bortolamasi – un confronto di qualità in cui l’ascolto e il confronto incontrano strumenti ‘nuovi’ con l’obiettivo di continuare a perseguire un intento comune: rispondere ai bisogni delle generazioni più giovani, per renderli sempre più coinvolti e soprattutto partecipi nelle scelte e nelle politiche della Modena di oggi e della città di domani”. Entrando poi nel merito delle valutazioni dell’indagine, l’assessore sottolinea che “dal documento emerge l’importanza di sviluppare azioni importanti come la cura delle relazioni e la presa in carico delle figure più fragili, percorsi peraltro già avviati da tempo anche dall’Amministrazione comunale di Modena, per non lasciare indietro nessuno. Ma non solo: la ricerca – aggiunge ancora Bortolamasi – offre pure nuovi stimoli e nuove proposte che rappresentano elementi di grande riflessione per il nostro Comune e per la nostra comunità, da tenere certamente in considerazione per una città che cambia e che non intende venir meno alla capacità consolidata di offrire opportunità per tutte e tutti”. In questo ambito, conclude l’assessore, si collocano anche gli spunti “sugli spazi pubblici, intesi come luoghi che devono accogliere e non ‘escludere’: parchi, luoghi di aggregazione informale, spazi culturali, spazi che offrono servizi come, per esempio, le biblioteche decentrate. L’idea di città che abbiamo, e che stiamo costruendo, non può prescindere da questo orientamento dove la socialità è legata all’inclusione”.

La ricerca nasce anche su input del Comune di Modena: in accordo con la Regione Emilia-Romagna e le Amministrazioni comunali di Reggio Emilia e Parma, è stata avviata una discussione partecipata con l’obiettivo non solo di definire con maggior esattezza il fenomeno, ma anche di ripensare le strategie di gestione dello spazio pubblico per concedere più attenzione a gruppi di soggetti che richiedono visibilità. In questo contesto si inserisce, quindi, l’indagine, finanziata dalla Regione con fondi rientranti nell’Accordo di programma quadro in materia di Politiche giovanili “Geco 11 - Giovani evoluti e consapevoli” e “Geco 11-bis”.

L’approccio dell’approfondimento, curato per conto della Regione da Rossella Selmini e Stefania Crocitti, ricercatrici del dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna, è integrato e offre un punto di vista ampio, senza sottostimare il problema e proponendo alcune azioni e strumenti utili a contrastare il fenomeno. La settimana scorsa il documento è stato presentato in una seduta delle commissioni consiliari Servizi e Risorse, riunite in maniera congiunta.

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