24/11/2023

QUARTIERI / 2 – PIÙ INCONTRI SUL TERRITORIO E CON LA GIUNTA

Tra le principali novità del documento, che passa da 17 a 24 articoli, anche una seduta del Consiglio il cui ordine del giorno è concordato con i presidenti delle assemblee territoriali

Gli assessori, almeno una volta all’anno, devono informare i quattro Consigli di Quartiere sulla programmazione riguardante le proprie deleghe. Inoltre, le assemblee territoriali devono essere coinvolte nei percorsi che riguardano i principali atti dell’Amministrazione comunale come il Bilancio, il programma triennale delle opere pubbliche e ogni atto rilevante di indirizzo o programmazione che interessa il territorio del quartiere stesso, riservandosi la possibilità di esprimere pareri formali che dovranno essere tenuti, poi, in considerazione dalla Giunta e dal Consiglio comunale. Sono alcuni degli elementi di novità del nuovo Regolamento di prima attuazione della partecipazione territoriale del Comune di Modena.

Nei rapporti con l’Amministrazione, la maggiore partecipazione si deve concretizzare anche attraverso una seduta annuale del Consiglio comunale il cui ordine del giorno è concordato con i presidenti dei Quartieri; con almeno una seduta annuale di ciascun Consiglio di quartiere che vedrà la partecipazione della Giunta per un confronto sulle politiche in programma; con incontri formativi e informativi per le assemblee territoriali di carattere amministrativo.

I Consigli di quartiere, inoltre, possono proporre ed elaborare progetti annuali su temi che riguardano la rigenerazione urbana, la promozione del miglioramento ambientale e climatico e progetti di mobilità sostenibile, coesione sociale e gestione di beni pubblici anche attraverso i patti di collaborazione, su cui il Comune deve esprimersi entro 60 giorni.

I consigli territoriali possono promuovere pure iniziative, progetti e interventi che coinvolgano cittadini, associazioni ed enti del terzo settore e altre realtà del territorio e su progetti, iniziative e avvisi pubblici riferiti al proprio territorio; inoltre, su mandato della Giunta possono favorire il dialogo e il coinvolgimento di cittadini, associazioni, enti del terzo settore e altre realtà del territorio. E all’interno di ciascun Quartiere è istituito l’Osservatorio di quartiere per le sicurezze e la qualità del vivere, composto dai consiglieri di quartiere e dal presidente, che lo presiede; sono previsti almeno due incontri annuali con associazioni, istituzioni, cittadini e altri soggetti interessati per discutere delle segnalazioni provenienti dal territorio di pertinenza e per elaborare possibili proposte.

Venendo ai rapporti con i cittadini, il nuovo Regolamento introduce un potenziamento delle assemblee territoriali, sottolineando il valore di questi strumenti di ascolto, informazione e consultazione dei cittadini e delle realtà sociali sui problemi di interesse della comunità. Gli incontri devono avere frequenza di almeno una volta all’anno per ogni rione (eventualmente anche accorpando più zone rionali all’interno del territorio del quartiere) e lo spunto per convocarli può arrivare anche da cittadini e realtà del territorio. Sempre nell’ottica della maggiore partecipazione, poi, viene rafforzata la possibilità di istituire, all’interno dei Consigli di Quartiere, commissioni tematiche e per singolo territorio, pure temporanee, aperte alla partecipazione dei residenti o alle realtà locali, per l’esame e l’approfondimento di specifici temi o per la costruzione di progetti partecipati relativi a opere o interventi di valore, con l’obiettivo di formulare proposte all’Amministrazione.

Ancora, sul fronte della modalità di espletamento della promozione e sostegno delle forme associative e istituzioni scolastiche del territorio, i percorsi di sostegno alle proposte presentate dai cittadini sono stati valorizzati e il numero potenziale di richieste annuali è aumentato ad almeno due.

Tra le altre novità, cambia la modalità di individuazione dei consiglieri di Quartiere. Fermo restando che i nominativi vengono deliberati dal Consiglio comunale su designazione dei gruppi consiliari e in proporzione ai risultati elettorali riportati in ciascun quartiere dalle liste rappresentate nell’Assemblea, dal 2024 i gruppi, per individuare i rispettivi componenti nei Consigli di quartiere, scelgono all’interno di un apposito Albo aperto e pubblico, istituito con delibera approvata dal Consiglio comunale e che prevede anche le modalità di iscrizione e gestione; possono iscriversi all’elenco tutti i residenti a Modena almeno 16enni. Inoltre, per favorire la partecipazione alle scelte riguardanti il territorio del quartiere, al Consiglio di quartiere partecipano come “invitati permanenti” con diritto di parola, di proposta e senza diritto di voto, anche un cittadino e una cittadina iscritti all’Albo dei quartieri nominati per sorteggio tra gli iscritti dell’elenco stesso a rotazione annuale.

Infine, per quanto riguarda il ruolo di presidente del Consiglio di Quartiere, ora questa figura, oltre a poter nominare un “vice” e delegare la gestione delle commissioni di Quartiere agli altri consiglieri, è anche invitata in maniera permanente alle sedute del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari, con diritto di parola.

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