20/11/2023

UN BILANCIO “PER FARCELA DA SOLI” GARANTENDO I SERVIZI

Presentazione in Consiglio del sindaco Muzzarelli e del vice Cavazza: “Il Governo si dimentica dei Comuni”. Investimenti: mezzo miliardo in dieci anni

Di fronte alle difficoltà determinate dall’inflazione, dalla crisi energetica e dall’aumento dei costi delle materie prime, con un Governo che propone una Legge di Bilancio dimenticandosi dei Comuni e delle loro esigenze, Modena prova a farcela da sola garantendo e consolidando comunque i servizi alle famiglie senza aumentarne i costi, offrendo risposte ai bisogni sociali, alla povertà abitativa e alle esigenze delle imprese continuando a sviluppare un programma di investimenti a sostegno dello sviluppo economico, dell’occupazione e della rigenerazione urbanistica della città.

È lo scenario delineato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli illustrando in Consiglio comunale lunedì 20 novembre la proposta di Bilancio previsionale 2024-2026, l’ultima del suo mandato amministrativo, insieme al vice sindaco e assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza che ha ribadito come non siano previsti ritocchi alle tariffe dei servizi, nonostante l’aumento dei costi per il Comune, e che non si metterà mano alla leva fiscale. Anzi, si prevedono benefici per circa 3 milioni di euro per famiglie e imprese.

La spesa corrente per il prossimo anno è prevista in 260,5 milioni, per poi scendere a 252,8 nel 2025 e a 250,6 nel 2026. Mentre gli investimenti nel triennio sfiorano i 124 milioni di euro, con un 2024 che vale da solo, considerando anche le risorse del Pnrr, circa 90 milioni.

“Opere, infrastrutture, tecnologie e manutenzioni si confermano un’azione sicura per contrastare recessione e stagnazione economica”, ha spiegato Muzzarelli sottolineando che si è trattato di una costante, fin dal primo mandato da sindaco: una media annua di quasi 45 milioni di investimenti (oltre 400 mila euro già a consuntivo) e con quelli del prossimo anno si raggiunge il mezzo miliardo. “Gli investimenti sono la marcia in più di questi anni – ha affermato Muzzarelli – frutto di un indirizzo strategico che abbiamo tenuto fermo anche durante la pandemia”.

Il voto sul Bilancio è in programma tra un mese, entro Natale, mentre ora parte il percorso di approfondimento nelle diverse commissioni consiliari e con i Quartieri.

L’anticipo dell’approvazione rispetto agli anni scorsi consentirà di evitare l’esercizio provvisorio “per essere pienamente operativi negli ultimi mesi del mandato” e per garantire il rispetto dei cronoprogrammi degli investimenti, soprattutto se finanziati dal Pnrr. Non essendo ancora approvata la Legge di bilancio nazionale – ha spiegato Muzzarelli - serviranno probabilmente correttivi a inizio anno, ma nella manovra proposta dal Governo “gli Enti locali sono assenti”: nessuna risposta alle richieste dell’Anci su inflazione, caro energia, Fondi crediti di dubbia esigibilità, disagio abitativo, il personale, il trasporto pubblico, le sicurezze urbane (“ribadiamo le richieste al Ministero e proseguiamo con le assunzioni della Polizia locale, gli investimenti in videosorveglianza, il controllo di vicinato, il nuovo presidio in piazza Matteotti, il sostegno alle vittime di reato e alla promozione della legalità”), nessuna considerazione per le spese correnti correlate alle opere Pnrr con finanziamenti che sostengono gli investimenti, ma poi i servizi dovranno essere fatti funzionare.

Per il sindaco il messaggio che arriva da Roma è chiaro: “I Comuni sono soli e devono arrangiarsi. E quindi Modena se la deve cavare da sola”.

A pochi mesi dalla fine del mandato, Muzzarelli ha concluso la sua relazione sottolineando che “nonostante le difficoltà, stiamo accelerando per tagliare il traguardo e vincere la sfida del futuro, una sfida alta; con radici profonde e sguardo lontano”. Per Muzzarelli “Modena non è fatta per i ruoli da comparsa e nei prossimi mesi lavoreremo con fiducia ed orgoglio per dare futuro alla città dei valori, dell’energia e della creatività”.

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