16/12/2023

IL BILANCIO NON AUMENTA LE TARIFFE DEI SERVIZI

Ok del Consiglio comunale anche ai provvedimenti su canone unico patrimoniale, aree incluse nel Peep e nel Pip da cedere in proprietà o in diritto di superficie e Imu

Riguardano le tariffe dei servizi a domanda individuale resi dal Comune, le aree incluse nel Peep e nel Pip da cedere in proprietà o in diritto di superficie, l’applicazione del canone unico patrimoniale e l’aggiornamento delle aliquote Imu le quattro delibere collegate al Bilancio previsionale 2024-2026 approvate dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 14 dicembre.

Per quanto riguarda le tariffe dei servizi a domanda individuale resi dall’Ente, per le quali l’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza ha spiegato che non sono previsti aumenti nonostante i costi siano cresciuti anche a causa dell'inflazione, la delibera prevede la determinazione della percentuale di copertura dei relativi costi. Si tratta del documento finanziario che determina l’offerta ai cittadini nei settori del welfare, della scuola e della cultura. L’elenco di prestazioni comprende tra gli altri le case di riposo per anziani, gli asili nido e le mense, ma anche corsi extrascolastici, impianti sportivi, iniziative culturali. La quota di copertura dei costi diretti da parte del Comune, con la fiscalità generale, è pari al 50,5 % mentre la copertura garantita dalle entrate delle tariffe ammonta al 41,2 %. Per questi servizi, l’impegno economico totale per l’Ente è di quasi 19,4 milioni di euro. Le entrate da tariffe previste per i cittadini ammontano complessivamente a 7,9 milioni; considerando anche le contribuzioni e i trasferimenti a specifica destinazione, che portano le entrate complessive a superare i 9,7 milioni di euro, il disavanzo dei servizi a domanda individuale sfiora i 9,6 milioni euro.

La delibera è stata approvata con i voti dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde – Verdi e Modena civica); contrari Movimento 5 stelle, Lega Modena, Alternativa popolare, Fratelli d’Italia e Gruppo indipendente per Modena. Assenti Modena sociale – Indipendenza! e Forza Italia.

Ammonta a 790mila euro la cifra che il Comune di Modena prevede di ottenere nel 2024 in relazione alle aree incluse nelle zone Peep e Pip del territorio cittadino. La previsione urbanistica è contenuta nell’apposita delibera, in cui si sottolinea che l’entrata prevista deriva per 190mila euro da riscatti del diritto di superficie di aree destinate alle attività produttive e terziarie, i cosiddetti Pip, Piani di insediamenti produttivi, e per 600mila euro dal riscatto del diritto di superficie di abitazioni in zona Peep, su cui è in corso la procedura che consente ai proprietari degli alloggi acquistati in diritto di superficie di acquisirne la piena proprietà con l’acquisto dei terreni. Per il 2024 non sono previste assegnazioni in diritto di superficie su aree Peep né alienazioni di aree di proprietà comunale destinate alle attività produttive e terziarie.

La delibera è stata approvata con i voti dei gruppi di maggioranza; contrari Movimento 5 stelle, Lega Modena, Alternativa popolare, Fratelli d’Italia e Gruppo indipendente per Modena. Assenti Modena sociale – Indipendenza! e Forza Italia.

Si focalizza sulle tariffe per le società sportive la novità del Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico ed esposizione pubblicitaria il cui adeguamento è stato al centro della relativa delibera. In particolare, l’aggiornamento si concentra sulle modalità di definizione delle tariffe annuali per l’affissione e la diffusione di comunicazioni di tipo pubblicitario e sottolinea che per quanto riguarda i messaggi pubblicitari realizzati da società sportive dilettantistiche e professionistiche, per manifestazioni sportive negli impianti utilizzati dalle stesse, “la tariffa annua si considera mensile”. In tutti gli altri casi, “se l’occupazione o la diffusione di messaggi pubblicitari hanno durata pari o superiore a un anno solare, le frazioni superiori all’anno sono computate per intero”, precisa il Regolamento.

La delibera è stata approvata con i voti dei gruppi di maggioranza; contrari Lega Modena e Fratelli d’Italia; astenuti Movimento 5 stelle e Gruppo indipendente per Modena. Assenti Alternativa popolare, Modena sociale – Indipendenza! e Forza Italia.

Sul fronte dell’applicazione della nuova imposta municipale (Imu), la delibera si colloca in un percorso “di continuità dell’imposizione fiscale” e definisce, anche recependo le nuove modalità di calcolo stabilite dal Governo, le nuove aliquote secondo principi di “ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e non discriminazione”. In questo contesto, per gli alloggi assegnati dagli istituti autonomi di case popolari come Acer o dagli enti di edilizia residenziale pubblica con le stesse finalità, nell’ambito “delle politiche per la casa volte a rispondere a esigenze sociali abitative” è prevista l’applicazione dell’aliquota allo 0,50%. Per gli alloggi affittati con contratto agevolato, anche a studenti per almeno 12 mesi, è confermata l’aliquota dello 0,76% applicabile nel 2024 in modo più ampio non solo a privati - persone fisiche, ma anche giuridiche e a tutti gli studenti, fuori sede e non.

La delibera è stata approvata con i voti dei gruppi di maggioranza e di Lega Modena, Alternativa popolare, Fratelli d’Italia e Gruppo indipendente per Modena; contrario il Movimento 5 stelle. Assenti Modena sociale – Indipendenza! e Forza Italia.

Nel dibattito sulla delibera sulle aree incluse nelle zone Peep e Pip, Marco Cugusi (Sinistra per Modena) ha condiviso l’auspicio di un controllo “preventivo” della solidità delle imprese che assumono queste aree in diritto di superficie: “I nostri uffici devono disporre di strumenti efficaci per questa funzione di verifica, prima che si arrivi a una truffa nei confronti dei cittadini”.

In replica, l’assessora Vandelli ha spiegato che “dentro al Pug le aree Ers sono configurate come dotazioni importanti, che potranno essere o realizzate o cedute ad aziende, per cui è prevista la verifica della solidità, non solo in fase di presentazione, ma anche nel tempo”.

Intervenendo sul tema dell’applicazione del canone unico patrimoniale, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha invitato l’Amministrazione comunale “ad azzerare i costi dei bolli per partiti politici che utilizzano spazi pubblici per proprie esigenze: si configura a tutti gli effetti come una tassa, pur non qualificandosi come tale. Si tratta, peraltro, di una scelta già adottata da altri Comuni”.

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