27/02/2024

“DEDICARE NUOVAMENTE UNA VIA DI MODENA A TARQUINIA MOLZA”

Ok unanime dal Consiglio comunale alla mozione di Alberto Bosi (Alternativa Popolare) che chiede di rintrodurre una strada in ricordo dell’artista e scienziata del Cinquecento

Dedicare nuovamente una via di Modena a Tarquinia Molza, o nella stessa strada a lei dedicata fino al 1945 o in un’altra. È la richiesta del Consiglio comunale di Modena che ha approvato, con voto unanime, l’ordine del giorno proposto da Alberto Bosi (Alternativa Popolare) incentrato sulla letterata modenese (1542-1617).

Discendente dell’antica stirpe dei Molza, e sepolta nel Duomo di Modena, nel monumento funebre dedicato alla famiglia, Tarquinia è stata poetessa, letterata, scienziata e virtuosa nel canto. Nipote dell’illustre poeta Francesco Maria Molza (1489-1544), Tarquinia, ricorda la mozione, diresse alla corte di Ferrara il “Concerto delle dame”, un esclusivo gruppo canoro e musicale di sole donne artiste, mentre a Roma venne insignita della cittadinanza onoraria con il titolo di “Unica” per i suoi talenti nelle arti e nelle scienze, come attesta il documento originale dell'onorificenza conservato all’Archivio storico del Comune di Modena. Tarquinia morì a 74 anni a Modena, l’8 agosto 1617, e nel rispetto delle sue volontà testamentarie fu sepolta in Duomo.

Il documento precisa che fino al 1945 a Tarquinia Molza era intitolata l’attuale via Bono da Nonantola, giurista medievale, nativo di Nonantola, che collega via Berengario a viale Francesco Maria Molza. “È opportuno ripristinare il nome della via per dedicarlo a un personaggio modenese – ha puntualizzato Bosi – peraltro donna di notevole spessore, insignita di un titolo prestigioso”.

L’ordine del giorno, dunque, chiede di rintrodurre, nella stessa strada che portava già il suo nome, una via dedicata a Tarquinia Molza o, in alternativa, intitolarle un’altra strada di Modena.

Intervenendo al dibattito, Federica Di Padova (Pd) ha parlato di Tarquinia Molza come di una “femminista ante litteram, erudita e anticonvenzionale, in un’epoca in cui certe arti erano precluse alle donne: l’auspicio – ha proseguito Di Padova – è che possa esserle dedicata una via differente rispetto al passato”.

Manifestando apprezzamento per la mozione, Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha chiesto agli uffici di fare il possibile “affinché non si crei confusione con la via dedicata a Francesco Maria Molza”.

 

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