29/02/2024

EVENTO SU MARIUPOL PRO GUERRA “GIUSTO REVOCARE LA SALA” / 1

L’assessora Sagliano ha risposto all’interrogazione di De Maio (Modena Sociale – Indipendenza!): “Iniziativa non coerente con valori di Costituzione e Statuto comunale”

L’iniziativa su Mariupol sarebbe stata una manifestazione di aperto sostegno alla guerra d’invasione intrapresa dalla Russia nei confronti dell’Ucraina. Lo si è capito quando sono stati resi noti dettagli e temi dell’appuntamento, non tutti esplicitati al momento della richiesta di utilizzo della sala civica di via Viterbo, ed è questo il motivo della revoca della concessione da parte del Comune di Modena, perché sarebbe stata un’iniziativa “palesemente in contrasto con lo Statuto comunale e la Costituzione italiana”.

Lo ha spiegato in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 29 febbraio l’assessora a Quartieri e Partecipazione Carmen Sagliano ricostruendo ciò che è avvenuto tra la fine di dicembre e i primi giorni dell’anno in merito alla mostra e alla conferenza “Mariupol – La rinascita dopo la guerra” rispondendo all’interrogazione della capogruppo di Modena Sociale – Indipendenza! Beatrice De Maio che aveva messo in dubbio la legittimità della revoca dell’utilizzo della sala per l’iniziativa in programma lo scorso 20 gennaio.

L’assessora ha voluto premettere l’assenza di pregiudizi da parte dell’Amministrazione comunale nei confronti dell’associazione richiedente "Russia Emilia-Romagna", precisando anche che la pluralità di punti di vista non può certo rappresentare causa di annullamento di una iniziativa, come ipotizzava De Maio, purché, però, tale pluralità rispetti la Carta costituzionale. Sagliano ha infatti affermato che “è prerogativa imprescindibile per l’Amministrazione comunale salvaguardare il rispetto di tutti i valori sanciti dalla Costituzione italiana e dello Statuto comunale. Rispetto – ha proseguito – che, in quanto fondamentale, viene previsto anche nelle richieste di uso a pagamento delle sale civiche, da sottoscrivere da parte dei richiedenti”.

In particolare, l’assessora ha chiarito che alla data di presentazione della richiesta di utilizzo della sala, in novembre, non erano noti all’ente tutti i dettagli dell’evento né, quindi, gli orientamenti sugli argomenti trattati. Aspetti tuttavia emersi successivamente sia dagli organi di informazione sia dai canali di comunicazione della stessa associazione, rivelatisi “non coerenti con l’impegno a rispettare certi valori e al divieto di professare e praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti, come peraltro sottoscritto nella stessa richiesta". L’assessora, pertanto, citando alcuni passaggi del provvedimento di revoca della Giunta, del 9 gennaio, ha specificato che la prevista conferenza “assumeva le caratteristiche di una manifestazione di aperto sostegno alla guerra d’invasione intrapresa dalla Russia nei confronti dell’Ucraina, in contrasto con l’articolo 3 dello Statuto comunale che promuove e afferma giustizia, libertà, democrazia e pace”. Inoltre, “gli orientamenti consolidati sugli argomenti trattati, come appurato durante altri eventi su temi simili a quelli previsti dalla conferenza, risultavano palesemente in contrasto anche con l’articolo 11 della Costituzione, che sancisce l’impegno dell’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa e a promuovere la pace nelle relazioni internazionali”.

Per questo motivo, ha concluso l’assessora, è stato necessario provvedere alla revoca della sala e alla restituzione della somma, avvenuta l'1 febbraio 2024, a rimborso del pagamento già effettuato dall’associazione per il noleggio.

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