23/02/2024

RETI CICLABILI URBANE / 2 – IL DIBATTITO

Gli interventi dei consiglieri prima dell’approvazione dell’ordine del giorno presentato da Sinistra per Modena

L’approvazione dell’ordine del giorno che chiede il ripristino del Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane, presentato dal Movimento 5 stelle, è stata preceduta da un dibattito, aperto proprio dal gruppo con Barbara Moretti che ha constatato che “la riduzione del Fondo a dieci milioni equivale, di fatto, al suo azzeramento”. La consigliera ha quindi auspicato l’unanimità dei consensi alla mozione “perché occorre dare un segnale politico chiaro al Governo: per perseguire gli obiettivi di mobilità ciclabile Modena ha bisogno di risorse”. Per Giovanni Silingardi il Governo “non mette soldi per le fragilità: vale per la ciclabilità, ma anche per sanità, trasporto pubblico e Fondo affitti”. Allo stesso tempo, “è importante che il Comune recuperi le risorse disponibili e faccia di più: ci sono azioni ancora insufficienti sulla ciclabilità”. Per il consigliere, quindi, il tema di fondo è “concepire lo spazio pubblico non solo per le auto: i Paesi del nord ci dicono che altre politiche sono possibili”.

“Non si può negare che si sia stato un taglio” ha affermato Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) “ma nonostante questo rimangono disponibili altri fondi per la mobilità ciclabile, con risorse nazionali non ancora spese: dunque occorre evitate di stanziare ulteriori denari”. La consigliera ha quindi concluso chiedendo invece al Comune di attivarsi per le manutenzioni delle piste ciclabili “perché la situazione sembra molto deficitaria”.

Per il Pd, Alberto Bignardi ha ricordato che diverse piste ciclabili della città sono in espansione “ma occorre fare di più, sulla manutenzione, sulla sicurezza, sul potenziamento delle infrastrutture”. Il consigliere ha concluso che per raggiungere questi obiettivi “non bastano le politiche locali, ma serve pure l’aiuto del Governo per rilanciare la ciclomobilità come alternativa ai mezzi di trasporto tradizionali”. “Quello che registriamo dal Governo è un attacco politico alle fragilità” ha esordito Diego Lenzini, sottolineando che “si attacca anche un certo tipo di mobilità, come dimostra l’ultimo decreto del Governo contro l’istituzione delle zone 30”. Lenzini ha quindi affermato che “ci vogliono grandi investimenti su ciclabili e trasporto pubblico locale, ma il fatto che l’esecutivo faccia altre scelte è grave”.

Per Paola Aime (Europa Verde-Verdi) “il Governo è orientato solo sulle grandi opere, mostrando indirizzi molto diversi rispetto ai parametri di sostenibilità”. Focalizzandosi sulle troppe vittime, tra pedoni e ciclisti, la consigliera ha dichiarato che “c’è bisogno di maggiore sicurezza per chi si muove in bicicletta: un obiettivo da raggiungere anche con il sostegno del Governo”.

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