04/04/2024

EX ESTENSE/2 – IL PRIMO STRALCIO DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE

Rafforzamento sismico dell’intero complesso e riqualificazione degli spazi al pianterreno e al secondo piano per oltre 19 milioni di euro nel rispetto dell’edificio settecentesco

Un intervento di restauro e riqualificazione realizzato nel rispetto dei valori storici e architettonici del complesso immobiliare settecentesco. È Quello realizzato all’ex Ospedale Estense, con la conservazione e il rafforzamento dei caratteri del Settecento attraverso la restituzione, dove possibile, degli spazi originali con la riscoperta delle strutture e la rimozione di limitati elementi che si sono aggiunti nel tempo.

I lavori del primo stralcio dell’edificio, raccontati nel volume “Un palazzo per la cultura. Il progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Estense a Modena” curato da Giovanni Cerfogli, Silvia Pellegrini, Francesca Piccinini, Cristina Stefani del Comune di Modena, hanno riguardato il rafforzamento sismico dell’intero complesso, la riqualificazione di quasi 1.000 metri quadrati al piano terra dedicati a spazi espositivi e di tre sale del Museo Civico, con l’apertura di un passaggio tra l’ex Estense e Palazzo dei Musei, per un valore complessivo di oltre 19 milioni di euro, finanziati dal ministero dei Beni culturali con il progetto “Ducato Estense”.

Insieme al secondo stralcio di lavori per il completamento del recupero ai piani superiori dell’edificio (le cui procedure di assegnazione sono in corso), e all’intervento di ampliamento delle Gallerie Estensi in corso di esecuzione, l’ex Ospedale Estense diventa la nuova ala di Palazzo dei Musei, un complesso a prevalente destinazione ad attività culturali nell’ambito del progetto del Polo della cultura che comprende anche il Sant’Agostino. Oltre agli spazi espositivi già realizzati al piano terra, in particolare, nei piani superiori saranno ampliati gli ambienti del Museo civico e della Biblioteca Poletti, anche grazie a un ulteriore collegamento interno con Palazzo dei Musei, con nuovi percorsi espositivi e sale per la lettura e la didattica. Il piano terra e il primo piano dell’ala a sud-ovest del complesso, invece, ospiteranno la Casa di comunità, con accesso dedicato da viale Vittorio Veneto: dopo che l’Amministrazione ha consolidato gli spazi e li ha consegnati al grezzo, l’Ausl sta ora provvedendo al completamento del recupero.

“La riqualificazione urbana a fini culturali – afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – è un pilastro della strategia di questa Amministrazione comunale per potenziare ruolo e valore di Modena città turistica e Modena città di cultura. È un cambio identitario in corso da tempo che è stato ed è importante per la crescita e la modernizzazione della città”.

Avviato nel 2019, l’intervento è stato progettato dagli studi modenesi di architettura e ingegneria Politecnica e Ingegneri Riuniti, grazie a un contributo della Fondazione di Modena di 800 mila euro, è stato realizzato dal raggruppamento temporaneo di imprese D’Adiutorio Costruzioni spa di Teramo, Razzetti e Bosazza srl di Torino, CandiniArte impresa di restauro srl di Castelfranco e A&T impianti srl di Modena, si è concluso nel 2023, con interruzioni e rallentamenti dovuti all’emergenza Covid.

Al piano terra, nella porzione di edificio a nord, sotto il portico dei cortili interni, in particolare, sono state realizzate due sale espositive, ciascuna di 300 metri quadrati, collegate tra loro. Nella porzione a sud, su viale Vittorio Veneto, ne è stata realizzata un’altra da 350 metri quadrati. È stato ricavato un accesso diretto da Palazzo dei Musei con l’apertura di un passaggio tra i porticati dei cortili che ha consentito di ricostituire l’unitarietà dell’antico complesso in passato separati. Sono stati riqualificati i due cortili interni principali e quello al lato del campanile, dove è stata posata una pavimentazione mista in pietra, cotto, cemento drenante conservando le aree verdi preesistenti e, sempre al piano terra, sono stati realizzati anche uffici e locali di servizio. Al secondo piano, dopo il consolidamento, sono state completate e riallestite le tre sale espositive Campori, Sernicoli e Boni del Museo Civico.

È stata consolidata inoltre anche la parte del complesso che affaccia su Vittorio Veneto già in passato utilizzata dai Musei civici come deposito e come sale espositive, per consentire il consolidamento delle volte sottostanti.

 

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