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Architettura e progetto urbano

Comune di Modena
Assessorato alla cultura
Ricerche e documentazione sulla storia urbana

La nuova serie di lezioni di Architettura e progetto urbano prosegue la riflessione sulle trasformazioni delle città contemporanee, condotte da storici dell’architettura, architetti, urbanisti.

Giovedì 3 novembre 2005, ore 21
Architettura e cultura urbana - La ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano e le opere recenti
Mario Botta

La lezione di Mario Botta, architetto di fama mondiale, rappresenta un evento di particolare rilievo che inaugura la serie autunnale delle lezioni di storia urbana promosse dal Comune di Modena e dedicate nel 2005 alla relazione fra architettura e progetto urbano nella città contemporanea.
Nell’opera di Botta è centrale il dialogo fra la memoria del territorio e le nuove domande che scaturiscono dai mutamenti dello spazio urbano. La cultura sedimentata della città è costantemente presente nei suoi progetti e realizzazioni, dagli spazi ed edifici pubblici alle biblioteche, dai teatri, ai musei, alle chiese.
Questi temi saranno il filo conduttore della lezione, che raccontando i lavori più recenti si soffermerà in particolare sulla ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano, caso esemplare della capacità di produrre innovazione, e di offrire alla città una immagine di futuro. La soluzione di progetto data da Botta è di grande interesse, il “nuovo“ evidenzia la memoria dell’antico dialogando con i corpi di fabbrica storici del Piermarini. Il percorso del Teatro alla Scala è emblematico anche della complessa relazione che lega gli attori che concorrono a definire, progettare e costruire oggi la città: la committenza pubblica e privata, gli architetti, l’impresa.
Il forte protagonismo assunto in questo caso dalle imprese vincitrici dell’appalto (Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna e Cooperativa di Costruzioni di Modena) testimonia il valore delle competenze tecniche messe in campo per la trasformazione delle città.

Giovedì 10 novembre 2005, ore 21
La qualità dell'architettura nella Torino postolimpica
Carlo Olmo

Torino è stata nel secondo Novecento la capitale dell'industrializzazione italiana. Ora, dopo un lungo periodo di crisi, sta vivendo una fase di significativa riconversione economica, anche grazie alle Olimpiadi, rilevante occasione per la realizzazione di progetti di qualità, di infrastrutture e servizi permanenti. L'obiettivo è stato quello di valorizzare l'opportunità dei grandi investimenti, evitando la costruzione di cattedrali nel deserto. Accanto al Villaggio Olimpico e ai villaggi intermedi, dove sono presenti, fra le altre opere, opere di Arata Isozaki e di Gae Aulenti, sono in corso di realizzazione architetture e progetti che coinvolgono tutta la città.

Giovedì 17 novembre 2005, ore 21
Nuove architetture e progetto di città: il caso di Milano

Fulvio Irace

Milano, considerata nel Novecento la capitale in Italia della modernità, in grado di produrre costantemente innovazione, è oggi interessata da importanti mutamenti urbanistici ed infrastrutturali.
Lo sviluppo dell’area metropolitana, i poli fieristici, la trasformazione negli ultimi vent’anni delle grandi aree industriali dismesse, hanno aperto una lunga stagione di cambiamenti della identità urbana della città. Molte opere e progetti di architettura sono in cantiere, in fase di realizzazione o in parte realizzati e portano la firma di alcuni dei più prestigiosi studi a livello internazionale, da Mario Botta a Renzo Piano, da Massimiliano Fuksas a David Libeskind.

 

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