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La parola all’esperta…

Nell’ambito del progetto Log In, Judith Pinnock, psicologa esperta in questioni di genere, ci ha raccontato alcune delle sue esperienze con i ragazzi di una scuola di Modena. Come percepiscono i giovani il problema della violenza sulle donne? “Per loro la violenza comincia tra le mura domestiche, il pericolo non è visto come qualcosa che arriva dall’esterno, ma al contrario nasce proprio all’interno della coppia: è la banalità del male che ha come protagonista non l’uomo violento, non l’individuo che si mostra a tutti aggressivo, non più il mostro, il malato mentale, una persona aliena, ma solo una persona normalissima, qualcuno che apparentemente non ha nessun tipo di problema”. Spesso quando si interpellano i conoscenti di chi si è macchiato di questo genere di violenza si ascoltano frasi del tipo: “non ce lo saremmo mai aspettato, una persona così carina, così gentile, mai avremmo potuto pensare che avrebbe fatto una cosa del  genere”, ecco il comune denominatore di molti episodi di violenza. L’aspetto che più colpisce i ragazzi è proprio questo: “la coppia che all’esterno è in perfetta armonia, in apparenza molto tranquilla, che ha una relazione assolutamente normale, quando entra nel segreto delle mura domestiche si leva la maschera e svela la vittima e il carnefice”.

I laboratori di Log In hanno dimostrato quanto i ragazzi/e siano sensibili di fronte a tali problematiche, purtroppo sempre di grande attualità vista la cronaca di questi giorni, e come la scuola possa e debba avere un ruolo fondamentale nell’educare e combattere la violenza di genere.