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Laboratori, incontri e peer education training per oltre 1500 studenti e studentesse, insegnanti e genitori

Nel corso del meeting di Sibiu ogni partner ha illustrato, con delle presentazioni in power point, lo stato di avanzamento delle attività del progetto a livello locale.

Vittorina Maestroni, parlando sia per il CDD che per il Comune di Modena, ha spiegato che a partire dal settembre 2013 sono state interessate le scuole superiori di Modena affinché aderissero al progetto Log In. Quindi si è creato un gruppo locale di esperti: Vittorina Maestroni, coordinatrice del progetto; Natascia Corsini, assistente coordinatore; Judith Pinnock e Serena Ballista, esperte di genere; Walter Martinelli e Sergio Ansaloni, esperti di reti sociali e politiche giovanili.Nel mese di ottobre e novembre 2013 sono stati organizzati gli incontri con insegnanti e presidi per condividere la metodologia di lavoro e creare un contesto favorevole allo sviluppo del progetto. Il primo laboratorio si è tenuto il 6 novembre 2013 e l’ultimo l’8 maggio 2014. Al termine, i dati emersi sono stati molto positivi: hanno aderito 10 classi di 7 differenti scuole per un totale di 216 studenti, di cui 111 ragazzi e 105 ragazze. Alla peer education training hanno preso parte 2 classi, con altri 35 studenti, per un totale complessivo di 251 ragazzi coinvolti. Ciascun laboratorio è durato 12 ore, suddivise in 6 incontri. Ogni sessione ha avuto la durata di 2 ore settimanali per un totale complessivo di 120 ore di laboratori. Le classi hanno realizzato 14 video e 20 posters e sono stati coinvolti, in queste creazioni  artistiche,  85 tra ragazzi e ragazze. Ai laboratori rivolti agli adulti (i genitori) hanno partecipato 35-40 persone. Rita Frigieri, invece, ha presentato le azioni pilota rivolte agli adulti (insegnati e genitori) spiegando che gli insegnanti hanno mostrato molto interesse al tema (15 insegnanti hanno preso parte al laboratorio di formazione), mentre con i genitori sono affiorate maggiori difficoltà e resistenze, in quanto gli stessi partecipano più attivamente ad eventuali progetti educativi quando i figli sono più piccoli. La fascia di età interessata dal progetto Log In è tra i 14 e i 18 anni e inoltre la violenza di genere spesso non è percepita come un problema così grave (per i genitori appaiono più incisivi i problemi legati all’uso di droghe e alcol). In occasione dell' 8 marzo si è tenuto un incontro dedicato ai nonni dal titolo: ‘Come superare gli stereotipi - suggerimenti per nonne e nonni’. Fortemente voluto dal team di Modena, ha coinvolto 40 nonni e nonne.

Rugile Butkeviciute ha presentato i risultati del lavoro fatto a Vilnius, informando che il  Womens’ Issues Information Centre vuole proporre l’azione pilota di Log In anche in altre città della Lituania, come Klaipeda, e in alcune zone rurali. A tal fine un gruppo di esperti è già al lavoro per adeguare la metodologia a livello locale. Per quanto riguarda i numeri, a Vilnius, hanno preso parte al progetto 284 ragazzi e ragazze. La peer education ha visto l’adesione di 9 scuole che hanno attuato formazione tra pari coinvolgendo 500 ragazzi. Un vero successo grazie anche alla pagina Facebook dedicata.

Le azioni pilota a Sibiu, Romania, hanno coinvolto 275 studenti. Camelia Proca, dell’Association for Liberty and Equality of Gender, ha spiegato la metodologia che è stata applicata, soffermandosi sugli argomenti affrontati durante le sessioni di lavoro: il contest slogan nelle scuole, i lavori finali prodotti dai giovani, le attività di educazione tra pari, sia faccia a faccia, che online svolte dagli studenti. La conclusione dei laboratori rivolti ai ragazzi è stata celebrata con una serata di gala di grande successo che ha visto la presenza di oltre 100 persone e la dimostrazione live di alcune attività di peer education. L’evento è stato promosso attraverso spot radiofonici su Kiss FM e sulla stampa. Per quanto riguarda le azioni pilota rivolte agli adulti, fino al 1 giugno, 207 persone sono state coinvolte, ma l’ALEG ha proseguito le attività fino al 30 giugno, al fine di aumentare il numero di persone partecipanti e l'impatto del lavoro nel contesto sociale. I dati raccolti saranno comunicati successivamente.

L'ultima presentazione è stata fatta da Christina Kaili, del Mediterranean Institite of Gender Studies, il partner responsabile del coordinamento generale delle azioni pilota e della preparazione della relazione finale. Anche a Cipro è stata fatta un’attività di adeguamento della metodologia del lavoro al contesto locale. Christina ha illustrato gli argomenti principali trattati nelle 6 sessioni di ciascun laboratorio. Gli studenti hanno partecipato attivamente e con entusiasmo. I ragazzi, alla fine, hanno realizzato diversi manifesti, mentre hanno avuto difficoltà a creare un video. L’evento conclusivo si è tenuto il 10 maggio scorso in un grande centro commerciale di Nicosia ‘Mall’, dove sono stati esposti i posters fatti dai ragazzi e dove è stato premiato il vincitore dello slogan contest. Più difficile è stato il lavoro con gli adulti che non hanno risposto con la stessa partecipazione dimostrata dagli studenti.