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Locandina dell'evento

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Nel corso dei tre giorni sono in programma, in vari spazi della città, laboratori, workshop e incontri dedicati alla cultura ludica come strumento di crescita, creatività e partecipazione, con attività rivolte a scuole, famiglie e cittadini.

Il programma prende avvio venerdì 21 al Collegio San Carlo (via San Carlo 5) con l’evento inaugurale “Lo sport come gioco” (ore 21), una tavola rotonda che mette in relazione pallavolo e gioco da tavolo come strumenti formativi. Il giornalista Fabrizio Monari dialoga con Nicolò Zanni, allenatore di Modena Volley, e Alfredo Genovese, fondatore di Ghenos Games, per approfondire come sport e gioco favoriscano crescita, apprendimento e cooperazione nelle giovani generazioni.
Fin dal mattino, la chiesa San Carlo ospita attività per le scuole, tra cui la Coppa Watson, gara di matematica a squadre per la primaria.

Sabato 22 il festival entra nel vivo con un ricco calendario per famiglie, bambine, bambini, ragazze e ragazzi. Tra le proposte principali:

  • il percorso Play History, dedicato al rapporto tra gioco e narrazione storica (attivo anche domenica)
  • il grande diorama giocabile del Castello di Gradara, che permette di vivere un assedio medievale
  • l’escape room scientifica Cryptolocked, ispirata al mistero della scomparsa di Majorana (attiva anche domenica)
  • Botanicus, vincitore del Gioco dell’Anno 2025, presentato dagli autori.

Durante la giornata sono aperte anche le due ludoteche — scientifica e inclusiva (entrambe attive anche domenica) — insieme a dimostrazioni di giochi da tavolo e di ruolo, laboratori creativi e iniziative su gioco, sostenibilità e biodiversità.

Domenica 23 proseguono le attività culturali e ludiche che intrecciano scienza, storia e creatività. Tra le proposte, il laboratorio “La valigia di Marco e Anna”, dedicato al ruolo del gioco nei contesti fragili e ai processi di resilienza.

Il festival è arricchito da due mostre al Dipartimento di Giurisprudenza:
- “40° Libro Game”, che celebra in forma interattiva i 40 anni del libro game in Italia
- “Turno extra. Estensioni digitali del gioco da tavolo”, con una selezione di giochi che integrano strumenti digitali.

Accanto al programma pubblico, Play in The City offre un ampio spazio alla formazione professionale: 24 interventi nel pomeriggio di venerdì 21, articolati in sei percorsi tematici (gioco e scienza, apprendimento, legalità, game design, psicologia, digital games).
Le attività, rivolte a insegnanti, educatori e operatori culturali e sociali, prevedono rilascio di attestati. Per le scuole modenesi il festival è incluso anche su MyMemo – itinerario 90.

La ricchezza della manifestazione è confermata dalla presenza di 69 espositori tra enti di ricerca, università, associazioni ludiche, musei, biblioteche, realtà educative e istituzioni culturali, che trasformano Modena in un vero laboratorio nazionale sul gioco come strumento educativo e comunitario.

Con uno spirito di partecipazione diffusa, Play in The City nasce a Modena con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nazionale per la cultura ludica, promuovendo il gioco come esperienza educativa, sociale e culturale, da vivere insieme nel cuore della città.

Programma 

Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale playinthecity.it

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Comune di Modena, Ludo Labo, Fondazione Collegio San Carlo, Università di Modena e Reggio Emilia, Modenafiere e Tavolo provinciale del Buon Gioco dell’AUSL di Modena.
Il festival si svolge in concomitanza con la Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza e con il Mese della Scienza, e rientra nell’ambito dell’International Games Month @ Your Library, iniziativa mondiale che promuove il gioco come risorsa educativa nelle biblioteche e nelle comunità.

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Ultimo aggiornamento: 20-11-2025, 14:11